Da Enrico Berlinguer a Matteo Renzi il passo è stato breve e, soprattutto, ‘intenso’. Nella Leopolda sicula che prende il nome di Faraona – in onore al sottosegretario Davide Faraone – non ci sarà la ‘questione morale’, ma in compenso arriverà Luciano Violante, il principe della filosofia inciucista
Dalle Frattocchie alla Faraona. Chissà quanti vecchi militanti del vecchissimo PCI avranno sobbalzato leggendo che il PD siciliano, nipotino un po’ birichino (ma si sa, so’ ragazzi) del grande nonno ha aperto una scuola di formazione politica.
Loro, poverini, allevati a pane e comitato centrale, tra una lezione di Scoccimarro e una prolusione di Berlinguer, vecchi direttori di quella nobile fucina, non stanno nella pelle. Luciano Violante, ragazzi, addirittura Violante, il principe della filosofia inciucista farà da guida e ispiratore. Un bagno di sapere e di intelligenza applicata, un lavacro che si ristorerà alle acque lustrali del renzismo, estrema declinazione della sinistra.
Quanti ricordi, quanta vita nella lontana frazione in agro di Roma, ma ora bando alle nostalgie. Chissà se ci ammetteranno, penseranno i cari vecchietti, chissà se ci sarà un preesame, se dovremo rispondere a domande sul feticismo delle merci e sulle tesi di aprile.
Majora premunt, occorre dare ancora più dignità al partito che si onora di avere portato Rosario Crocetta a Palazzo d’Orleans e che si onora di tenercelo. Si torna a scuola.
Il buon Antonello Cracolici, commissario del popolo alle politiche alimentari, provvederà a riempire i cestini per i piccoli alunni della Faraona, con pane di grano tossico di provenienza sconosciuta, consato con olio della Tunisia e con arance marocchine; e per frutta Formaggini non ce ne saranno: purtroppo nelle confezioni c’era scritto MIO e Cracolici se li è giustamente tenuti.
E la mela? La mela che quando ci pensiamo, pensiamo alla mamma e subito ci spunta una lacrimuccia? A quelle ci pensa il Conad che le importa per noi dalla Val Venosta.
Foto tratta da cambiamentidavidefaraone