Due macchiette incredibili dai sostenitori delle trivellazioni in mare andate in onda su Rai 3 nel corso della tribuna referendaria. Uno che cita Gela come esempio di successo, l’altra che scambia la protezione dell’ambiente con quella delle aziende…Imperdibili!!! E non è un pesce d’Aprile!!
Dopo un silenzio sospetto, finalmente anche in Rai cominciano ad occuparsi del referendum del 17 Aprile promosso da 9 regioni (Basilicata, Campania, Liguria, Veneto, Puglia, Marche, Calabria, Molise, Sardegna- vergognosamente assente la Regione Siciliana) sullo stop alle trivelle in mare entro le 12 miglia, una volta scaduta la concessione.
In onda, da qualche giorno, le tribune referendarie (rai 3, ore 15.50) ospitano, di giorno in giorno, due ospiti a favore dello stop alle trivelle- quindi schierati per il SI’ all’abrogazione della norma che proroga i permessi- e due contro, schierati per il NO alla cancellazione della norma pro trivell.
Ieri, 31 Marzo, il programma ci ha regalato due macchiette indimenticabili. La prima ha avuto come protagonista tale Salvatore Carollo del Comitato Ottimisti e razionali (non è un pesce di Aprile, si è presentato così), ‘esperto di mercati petroliferi internazionali’. La seconda, ci è stata regalata da Ludovica Scarpone (tipa bellina alla Mara Carfagna, con accento garbatino e movenze elegantine) dei circoli Ambiente e Cultura rurale. Entrambi, manco a dirlo, schierati per il No e per l’astensione, a favore, dunque, delle trivellazioni in mare all’infinito.
Il primo, per tirare acqua a favore dei petrolieri, come esempio di sviluppo e benessere portato dall’industria petrolchimica, ha citato, niente poco di meno che GELA!!!! Ma su quale pianeta vive? O meglio, su quale piattaforma vive? Gela???? Povera è rimasta povera. L’unica cosa che ha guadagnato sono l’inquinamento, i tumori e le malformazioni neonatali da record. Bell’esempio davvero, complimenti!!!
Ieri era il 31 marzo, ripetiamo: non è un pesce d’aprile!!!
La seconda macchietta, per certi versi, è pure più divertente. La tipina bellina, per sostenere la tesi secondo cui i mari non corrono nessun rischio dall’attività delle trivelle (anche questa dove vive? Negli uffici dorati di qualche multinazionale?), ha detto che i cittadini possono stare tranquilli perché per rilasciare le concessioni servono “le Valutazioni di Impatto AZIENDALE”. Avete letto bene: AZIENDALE INVECE CHE AMBIENTALE. Lapsus freudiano? Ludovica Scarpone ci sta dicendo che prima di rilasciare le concessioni si valuta l’impatto che avranno sui conti aziendali?
Così pare…
Qui sotto il link della puntata: al minuto 00.16.38 la macchietta di Carollo. Al minuto 00.18.40 quella della Scarpone.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1b5f1e6b-c7b6-4d57-a978-02fb7b9b861b.html?popup