Un ricorso al TAR Sicilia potrebbe rimettere in discussione il Piano formativo 2016 che vale 155 milioni di Euro. La parola passa al Tribunale Amministrativo Regionale che dovrà pronunciarsi entro l’8 Giugno. Ieri l’assessore regionale del settore, Bruno Marziano, in un post su facebook, ha lasciato intendere che difenderà il lavoro fatto fino ad oggi
Il Piano formativo 2016 ad un passo dal ritiro. La causa scatenante, il ricorso al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) presentato da un piccolo ente di Formazione professionale.
Ancora una volta il settore rimbomba nel caos per via dei tempi di avvio delle attività che si allungano. Fare chiarezza in un settore paludoso e clientelare, come dimostrato dalle tante indagini giudiziarie, è sempre difficile. Vale la pena però abbozzare un ragionamento per capire cosa accadrà nei prossimi mesi.
Gli uffici del dipartimento regionale della Formazione professionale, a seguito del ricorso al TAR, si trovano di fronte ad un bivio.
Da un lato proseguire con l’Avviso 3, completare l’istruttoria dei progetti formativi presentati, pubblicare la graduatoria degli enti beneficiari della tirata che vale 155 milioni di Euro di fondi comunitari e, nel frattempo, seguire l’iter giudiziario, che prevede il giudizio di merito fissato per il prossimo 8 Giugno, e difendere l’impianto programmatorio di fronte alla magistratura amministrativa in ogni ordine e grado.
Quale il rischio? Vedersi cancellato tutto se, fra un anno almeno, si dovesse giungere ad una decisione della giustizia amministrativa contraria alla Regione siciliana. Significherebbe ripartire da zero con il rischio di ripartire da zero. In questo percorso c’è, però, la variabile Corte dei Conti. Trattandosi di risorse comunitarie, la Corte dei Conti sarebbe disposta a vistare il Piano finanziario da 155 milioni con un ricorso pendente al TAR?
L’altra strada porta l’Amministrazione regionale a ritirare il bando, presentarne uno nuovo, superando le criticità rilevate nel ricorso al TAR e avviare entro cinque mesi le attività, nella speranza che un altro ente non presenti il ricorso per qualche altro motivo più o meno plausibile.
Da questa ennesima esperienza emerge in tutta la sua tristezza il fallimento politico del Governo regionale di Rosario Crocetta e delle parti sociali incapaci di contenere i personalismi e salvaguardare l’interesse generale.
Ciò che colpisce è il silenzio dei sindacati di fronte al tentativo di cancellare l’Albo ed il diritto dei lavoratori di essere prioritariamente avviati al lavoro.
Il bando oggetto del ricorso apre anche agli enti esterni al sistema, agganciando il finanziamento all’utilizzo del personale iscritto all’Albo. Una misura a totale garanzia dei lavoratori che potrebbe venire meno nel nuovo bando.
Che sia questo il vero obiettivo del ricorso?
Il dubbio è che, con l’avvicinarsi della stagione elettorale, la vecchia politica siciliana stia preparando la solita sarabanda di assunzioni ‘selvagge’ a discapito dei formatori rimasti senza ente di riferimento e appiccicati all’Albo, nella speranza di tornare al lavoro.
Nelle prossime settimane troveremo le risposte ai tanti nostri quesiti.
Ieri, in un post su facebook, l’assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano, ha scritto quanto segue:
“Le recenti decisioni del TAR di Palermo, in merito all’avviso 3 della Formazione professionale, non determineranno la paralisi delle attività formative e i ritardi nel suo avvio. Gli uffici dell’assessorato hanno valutato le possibili soluzioni per superare le criticità individuate dal TAR e, nei prossimi giorni, dopo un confronto con le associazioni degli enti e dei lavoratori, procederanno alla loro adozione”.
“Al tempo stesso – prosegue Marziano – continua la valutazione dei progetti relativi all’avviso 4 che, quindi, verrà conclusa nei prossimi giorni con il relativo avvio delle attività. Sono state definite le operazioni di certificazione della spesa del Fondo Sociale Europeo 2007-2013, mentre si sta procedendo al nuovo accreditamento degli enti superando, anche in questo caso, le criticità del settore. Inoltre, con l’arrivo dei nuovi dipendenti provenienti da altri settori dell’Amministrazione regionale, si è provveduto alla costituzione di gruppi di lavoro che sono impegnati nel superamento delle pesanti criticità presenti nell’assessorato, in particolar modo relative ai saldi e alle rendicontazioni delle annualità precedenti a partire dal 1992. Un’attività intesa, dunque, che deve portare all’avvio, in tempi rapidi, delle nuove fasi di formazione e al superamento degli elementi di difficoltà determinatisi nel corso degli anni. Altro che paralisi operativa”.
“Nell’augurare una serena Pasqua ai lavoratori della Formazione professionale – conclude l’assessore regionale – voglio rassicurare sull’impegno mio e dell’intera struttura burocratica dell’assessorato nell’affrontare e risolvere i problemi presenti”.
Insomma, l’assessore Marziano tira dritto e si dimostra fiducioso sul lavoro fatto fino ad oggi e sul pronunciamento del TAR Sicilia.