Ragazzi, in Assemblea regionale siciliana gli emendamenti non vengono più presentati dai parlamentari, ma si ‘auto-scrivono e si auto-presentano da soli. Forse i deputati non si accorgono nemmeno di averli approvati. La ‘sorpresa’ arriva quando la legge va in Gazzetta Ufficiale: allora compaiono: come nel caso dell’emendamento che scarica sui collaboratori scolastici la gestione dei disabili. “Chi fu a presentare l’emendamento”, si chiede la grillina Valentina Zafarana? Lo spirito pirandelliano…
Gli emendamenti ai disegni di legge che si materializzano all’Assemblea regionale siciliana vivono di vita propria, senza bisogno di essere presentati dai parlamentari? A quanto pare sì. Come in una commedia di Pirandello, ormai questi benedetti emendamenti si ‘ribellano’ ai deputati e agli alti burocrati dell’Ars e decidono di auto-scriversi e di presentarsi da soli a questo o quel disegno di legge. Poi, se Sala d’Ercole approva e il disegno di legge ‘emendato’ dagli ‘auto-emendamenti’ diventa legge, ecco che i siciliani si ritrovano davanti leggi che si sono auto-approvate, senza bisogno dei parlamentari.
Forse i lettori ci prenderanno per matti. Però se leggiamo insieme il post pubblicato su facebook della parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars, Valentina Zafarana, si accorgeranno che completamente matti non siamo:
“Come sempre a pagare i danni di politiche scellerate sono le fasce più deboli della popolazione – scrive Valentina Zafarana -. Un emendamento ‘anonimo’, di cui nessuno si prende la responsabilità, prevede che i collaboratori scolastici si occupino dell’assistenza igienica personale degli alunni disabili. Personale che, in Sicilia, già oberato dalle proprie competenze, sino ad oggi non è stato nella sua totalità formato con questo scopo e che si dovrà occupare di un’utenza particolarmente delicata e bisognosa della migliore assistenza possibile”.
“Chi propone ciò – precisa ancora la parlamentare grillina – deve prima conoscere la situazione siciliana, e ad oggi non ci è dato sapere chi ha presentato questo emendamento e perché, segno della grave disorganizzazione di questa amministrazione regionale. Non c’è niente da fare, finché non andranno tutti a casa non ci sarà speranza per la nostra terra”.
La bella Valentina ha ragione a dire che l’amministrazione regionale è disorganizzata. Ma questa volta – speriamo non ce ne vorrà – ad essere ancora più disorganizzato è il Parlamento siciliano della quale la Nostra fa parte: un Parlamento che non riesce nemmeno a rintracciare chi ha presentato un emendamento che riguarda i disabili! A meno che…
A meno che – come abbiamo già accennato – all’Ars non vaghino, ormai incontrollati, gli ‘auto-emendamenti’ che, da soli, si infilano tra le pieghe di una legge in discussione in Aula per poi comparire, a sorpresa, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Regione.
Senza questa ‘novità’ – che di certo sarà oggetto di interesse dei medium di tutto il mondo (già immaginiamo i titoli dei giornali: “Le sedute dell’Ars come le sedute spiritiche”; e i sommari: “In uno dei più antichi Parlamenti più antichi del mondo, mentre si discutono le leggi, si materializzano emendamenti che nessuno vede, ma che tutti approvano”) – saremmo portati a pensare che il presidente dell’Ars, i presidenti delle commissioni legislative e gli ‘scienziati’ della Segreteria generale di Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola, ‘viaggino’, a metà strada, tra l’incapacità e l’ammuino: ma siccome siamo a Pasqua optiamo per la tesi teatrale.
Anche perché, con la crisi delle attività culturali e la Tabella H in divenire, l’Ars potrebbe diventare essa stessa spettacolo. Già immaginiamo il titolo: “Gli emendamenti in cerca d’autore”…
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