Nel 2004 Legambiente Sicilia e CAI Sicilia hanno bloccato la realizzazione di un campo da golf con 18 buche dentro la Riserva naturale di Torre Salsa. Oggi ci si chiede: in quale luogo gli austriaci ‘calati’ in Sicilia contano di realizzare il campo da golf? Il ruolo dei privati che nel passato non è stato negativo. Sulla vicenda intervengono, con due interrogazioni, il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars e il parlamentare nazionale di SEL, Erasmo Palazzotto (i nostri lettori possono leggere per intero le due interrogazioni in calce a questo articolo). La tormentata storia di una Riserva naturale istituita, nel 2000, quasi tutta su proprietà privata
Lo possiamo affermare con certezza: il Resort che dovrebbe vedere la luce a Torre Salsa non è un’invenzione di qualche giornalista visionario: anche perché il giornalista visionario, nel Settembre dello scorso anno, un po’ di ‘carte’ le aveva scovate (come potete leggere qui). Magari i toni saranno stati un po’ allarmistici. E, magari, non è ancora chiaro dove il Resort dovrebbe sorgere: ovvero se si troverà dentro la Riserva, un po’ dentro e un po’ fuori, o fuori dalla Riserva naturale di Torre Salsa. Il problema non è il metro in più o il metro in meno dentro l’area protetta: il vero problema è che questi luoghi non andrebbero toccati. Proteggerli è compito della politica. Alla fine gli imprenditori fanno il proprio mestiere: propongono. Ma è la politica che decide. In questo caso la politica – ovvero il Governo siciliano di centrosinistra – ha deciso male.
Su questo progetto le cronache registrano due interrogazioni parlamentari che noi riportiamo per intero in calce al nostro articolo. Una è del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars: un’interrogazione che ricostruisce tutti i passaggi amministrativi di questa storia. La seconda è del parlamentare nazionale di SEL eletto in Sicilia, Erasmo Palazzotto.
Detto questo, la storia di Torre Salsa è sempre stata tormentata. Chi scrive ha iniziato ad occuparsene nei primi anni ’80 del secolo passato. Uno dei primi tentativi di valorizzazione turistica di questi luoghi incantevoli, infatti, risale proprio a quegli anni. La cosa strana – in quegli anni chi scrive era molto giovane e considerava la sinistra siciliana una formazione politica seria – è che, già allora, tra i fautori del progetto di un mega villaggio turistico a Torre Salsa c’era la giunta comunale di Siculiana, il paese dell’Agrigentino nel cui territorio ricade la Riserva naturale, che allora non era un’area protetta.
Già a noi ‘sta storia che a Siculiana, nel paese dei Caruana e Cuntrera – tra i più grandi boss nella storia della mafia mondiale! – governava un’amministrazione comunale di centrosinistra suonava male. Perché in quegli anni il ‘respiro’ della mafia, in alcuni centri della Sicilia, si avvertiva. Insomma, scoprire che la sinistra, non solo amministrava, ma patrocinava il mega villaggio turistico a Siculiana è stato un colpo.
Stranamente – le cose strane, in questa storia di Torre Salsa sono la regola – anche oggi il Comune di Siculiana (che è anche la città dei fratelli Catanzaro, titolari di una delle più grandi discariche della Sicilia, proprio nel territorio di Siculiana) è retto da un’amministrazione di centrosinistra. E anche oggi, come nei primi anni ’80, il Comune è favorevole alla ‘valorizzazione’ turistica.
Coincidenze. E stranezze. Di oggi e di allora. Perché di cose strane, in quegli anni, lungo le coste agrigentine, ne succedevano tante.
C’era il traffico di armi, probabilmente con l’OLP di Arafat.
E c’erano due mega stabilimenti turistici con storie diverse, ma sempre un po’ inquietanti.
Attaccato a Sciacca era in corso di realizzazione Sciaccamare: doveva essere un investimento turistico-termale a maggioranza pubblica (della Regione). Poi il termalismo si è perso per strada (e continua a perdersi per strada, visto che prima il centrodestra e oggi il centrosinistra hanno gestito male e addirittura chiuso le storiche Terme di Sciacca). Sciaccamare – quattro hotel oggi gestiti dal gruppo Mangia – era sempre oggetto di polemiche per via dei tanti soldi spesi dalla Regione.
Più avanti, proseguendo verso Ribera, c’era Torre Makauda. Qui c’erano pure i fondi regionali (dell’IRCAC), ma regnava il silenzio assoluto. Mai polemiche, mai veleni. Poi scopriranno di tutto. Anche l’ombra della mafia. Dopo, però.
Qualche anno fa, da queste parti, è arrivato Rocco Forte. Che ha realizzato un Resort dalle parti della foce del fiume Sosio-Verdura, al confine tra Sciacca e Ribera. Negli anni ’70 alla foce del Verdura si pescava con i palangari da pesce bianco (spigole, orate, aiole). Oggi i signori del Resort non permettono alle imbarcazioni di avvicinarsi. Di fatto, hanno privatizzato un tratto di costa. E di mare. Piaccia o no, ma è così. E’ questo lo sviluppo turistico che serve alla Sicilia?
Dare a Cesare quel che è di Cesare, dice Gesù. Torre Salsa è un luogo bellissimo. E se è rimasto tale il merito è anche dei privati, cioè dei proprietari dei terreni. Il riferimento è alla famiglia Morgante e anche ai tanti agricoltori titolari di piccoli appezzamenti dove si coltiva il grano, la vite e l’olivo.
Certo, come abbiamo accennato, nei primi anni ’80 è stato tentato il colpo: la realizzazione di uno stabilimento turistico. Bloccato dalla politica di quegli anni. Ma – questo va detto per onestà di cronaca – il progetto prevedeva un insediamento turistico, non l’assalto alle coste come è avvenuto in tante aree costiere della Sicilia massacrate dal cemento selvaggio.
Non dobbiamo dimenticare che la Riserva naturale di Torre Salsa è stata istituita nel 2000. Ed è stata istituita, per oltre il 90 per cento, su terreni privati (oggi istituire una Riserva naturale su terreni privati sarebbe un po’ più difficile).
Fino ad allora questo tratto di costa non è mai stato toccato. Altri litorali dell’Agrigentino e della Sicilia, come già ricordato, sono stati ‘cementificati’ in modo disordinato. La legge regionale numero 78 del 1976 – legge che ha introdotto l’inedificabilità assoluta entro i 150 metri dalla battigia – in tantissimi tratti di costa della nostra Isola è stata travolta.
Solo chi ha vissuto gli anni degli “abusivi per necessità” – i primi anni ’80, quando in Sicilia si costruiva ovunque, in barba alle leggi di tutela del territorio, che pure c’erano – sa cos’è successo nella nostra Isola. Ma questo non è avvenuto A Torre Salsa. Dove i privati, grandi e piccoli, non hanno commesso scempi ambientali.
E oggi? Il concetto l’abbiamo già sottolineato: gli imprenditori propongono, la politica pronuncia l’ultima parola. Bisogna capire perché la politica siciliana, nel passato, ha detto no a insediamenti turistici a Torre Salsa, mentre oggi ha detto sì. Cos’è che ha fatto la differenza? Forse la presenza degli austriaci della Adler. Ma anche la presenza di una sinistra al Governo della Regione che in Sicilia non è mai stata bella, ma che adesso è notevolmente peggiorata.
Renzi – perché il punto è lì – ha finito per travolgere tutti i riferimenti culturali della sinistra del nostro Paese. Lo stiamo vedendo con le politiche del lavoro (leggere Jobs Act), peraltro fallimentari. Lo stiamo vedendo con le trivelle in mezzo al mare sponsorizzate dal Governo Renzi contro la volontà delle Regioni (ad eccezione dei politici ‘ascari’ della Sicilia che – unico caso in Italia – hanno detto sì alle trivelle renziane).
Lo stiamo vedendo anche con l’acqua: nel 2011 gli italiani, con un referendum, si sono pronunciati a favore della gestione pubblica del servizio idrico. Ma Renzi e il suo Governo stanno ignorando la volontà popolare. La democrazia, per questi signori, va messa sotto i piedi.
Questi sono i fatti.
La politica, ma anche gli ambientalisti. Nel 2004 – anche questa è storia che potete leggere qui – venne presentato un progetto per la realizzazione, all’interno della Riserva naturale di Torre Salsa, di un campo da golf a 18 buche. Il campo da golf avrebbe dovuto estendersi per circa 70 ettari. Il tutto, lo ribadiamo, all’interno della Riserva naturale.
Subito partì un esposto firmato da Gianni Mento, responsabile regionale Aree protette del CAI Sicilia, e da Angelo Dimarca, responsabile regionale del dipartimento per la conservazione della natura di Legambiente-Sicilia. Un esposto inviato a tutte le autorità amministrative della Regione, al WWF che era già ente gestore, alla Lipu nazionale (ente gestore del Laghetto Gorgo, da dove avrebbero dovuto essere prelevati 200 mila metri cubi di acqua: qui trovate altre notizie su questo piccolo gioiello ambientale), ai sindaci di Siculiana e di Montallegro, al commissario per l’emergenza idrica della Regione e anche alla Commissione Europea.
L’operazione venne bloccata. Oggi, invece, come abbiamo sottolineato, la politica siciliana si è sbracata al cospetto degli austriaci.tanto che oggi noi ci chiediamo e chiediamo: dove verrà realizzato il campo da golf nel futuro Resort targato Adler?
Fino ad oggi non abbiamo letto comunicati di Legambiente Sicilia (magari potrebbe esserci sfuggito, perché il nuovo presidente regionale, Gianfranco Zanna, è persona attenta). Mentre ha deluso, e molto, il WWF, che non ha contestato il progetto della Adler (per la cronaca, nelle scorse settimane, a Siculiana si è fatto vivo il numero due del WWF: a quanto pare, non certo per contestare il progetto del Resort).
Chi, invece, sta portando avanti una battaglia per provare a bloccare la realizzazione del Resort è Claudio Lombardo, che nella vita fa il medico, ma è anche un grande appassionato di ambiente: tant’è vero che è il protagonista di Mareamico, un’associazione che si batte per la tutela dell’ambiente: è merito suo se, qualche anno fa, è stata bloccata una speculazione nei terreni che stanno sopra Scala dei Turchi, altro spettacolare tratto di costa dell’Agrigentino.
Leggiamo sulla pagina facebook di Claudio Lombardo:
“IL TAR SICILIA AFFERMA CHE PER QUANTO RIGUARDA I SIC E LE ZPS LA TUTELA AMBIENTALE PREVALE SULL’ATTIVITÀ ECONOMICA. Il regime di tutela di un’area di particolare valenza ambientale, come i Siti di importanza comunitaria (Sic) e le Zone di protezione speciale (Zps), è incompatibile con l’esercizio di un’attività che può causare inquinamento acustico e luminoso”.
L’ordinanza del TAR Sicilia è la numero 630 del 10 ottobre 2013.
Dunque, il Resort di Torre salsa sorgerà nell’area di un Sito d’interesse comunitario.
Adesso leggiamo insieme le già citate due interrogazioni parlamentari.
Cominciamo con quella dei grillini:
REPUBBLICA ITALIANA
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
GRUPPO PARLAMENTARE M5S
Interrogazione
(risposta scritta)
Chiarimenti in merito alle concessioni e autorizzazioni rilasciate a favore del progetto per la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva, ADLER S.p.A., resort e centro benessere nella Riserva naturale di Torre Salsa nel Comune di Siculiana.
al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale del territorio e dell’ambiente, all’Assessorato Regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e pesca mediterranea, all’Assessorato della salute, Assessorato delle Autonomie e degli Enti Locali,
Premesso che:
con la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche, sono stati classificati di importanza comunitaria i siti che, nella regione biogeografica di appartenenza, contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale in uno stato di conservazione soddisfacente e che possono, inoltre, contribuire in modo significativo alla coerenza della rete ecologica ‘Natura 2000’;
in ragione della Direttiva de qua, e facendo seguito al Decreto emanato dal ministero dell’Ambiente in data 3 aprile 2000, la Regione Siciliana, Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, ha pubblicato nella G.U.R.S. n. 57 del 15 dicembre 2000, l’elenco dei S.I.C. (siti di importanza comunitaria) presenti sul territorio della regione siciliana, riconosciuti come zone speciali e assoggettati a necessarie misure di conservazione, tra i quali si annovera anche la Riserva Naturale di Torre Salsa, identificata con il codice n. ITA040003;
la Riserva Naturale di Torre Salsa si estende tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa, per complessivi 762 ettari di territorio incontaminato dove le falesie di gesso si alternano alle marne calcaree e si immergono in un mare con fondali ricchi di flora e fauna, mentre nell’interno è presente della vegetazione classificata come rara;
La Riserva Naturale di Torre Salsa venne istituita con Decreto dell’Assessore per il Territorio e l’Ambiente in data 23 giugno 2000, al fine di tutelare, ai sensi dell’articolo 3 del medesimo Decreto, “la costa che costituisce un ecosistema litorale di eccezionale unità paesaggistica; gli ambienti rupestri retrostanti che ospitano lembi relitti di vegetazione a macchia e sono di notevole interesse ornitologico soprattutto come zona di nidificazione di numerosi uccelli rapaci; la zona denominata Pantano costituisce un’interessante luogo di sosta e nidificazione di uccelli acquatici; la stratificazione dei gessi in forma cristallina”
La gestione della riserva è affidata con convenzione al W.W.F. Italia, Associazione Italiana World Wildlife Found;
Appreso che:
in data 10 marzo 2016, la Giunta del Comune di Siculiana ha approvato con la Delibera n. 21, la richiesta di rateizzazione degli oneri concessori presentata dalla Ritempra S.p.A. afferenti la concessione edilizia per la realizzazione di una struttura turistico -ricettiva, su terreni individuati al catasto del comune di Siculiana al foglio mappale 1, particelle nn. 28, 33, 108, 430, 432, 434, 436, 438 e 440;
considerato che la Ritempra S.p.A. ha provveduto al versamento della prima rata degli oneri concessori per complessivi € 190.645,02, ed è dunque nella loro facoltà procedere con l’inizio dei lavori;
la deliberazione n. 21 del 10 marzo 2016 è stata rilasciata a seguito dell’acquisizione dei pareri e delle autorizzazioni seguenti:
– parere sulla Valutazione di impatto ambientale rilasciato dall’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente;
– autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza BB.CC.AA;
– parere rilasciato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento;
-parere preventivo N.I.P. (nuovo insediamento produttivo) rilasciato sempre dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento;
– parere di fattibilità, L. 64/74, dell’ufficio del Genio Civile;
– parere prevenzione incendi rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco;
– parere rilasciato dal servizio Faunistico- Venatorio dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della pesca mediterranea;
i terreni individuati al catasto del comune di Siculiana al foglio mappale 1, particelle nn. 28, 33, 108, 430, 432, 434, 436, 438 e 440 parrebbero insistere o essere attigui alla riserva naturale di Torre Salsa;
già nel mese di settembre 2015 organi di stampa avevano reso la notizia di una frenetica domanda di compravendita di terreni presenti nelle zone della Riserva Naturale di Torre Salsa e da ultimo in questi giorni l’Associazione MareAmico, in seguito alla deliberazione n. 21 del 10 marzo 2016, ha denunciato il progetto di un “mega resort che nascerà in contiguità con i terreni della riserva di Torre salsa e ne utilizzerà parte dei tracciati interni e di alcune sue spiagge”, dichiarando, inoltre, che“La colpa di quanto sta accadendo è della regione Sicilia e dell’ente gestore della riserva che negli ultimi anni non ha vigilato. Nel tempo la società “Ritempra”, della famiglia Morgante, ha rastrellato terreni limitrofi alla sua proprietà ed ora con l’accordo con un grosso gruppo alberghiero altoatesino, la Adler, […]. Verrà costruito un resort di extralusso, 130 camere, piscine, saune e percorsi di benessere accanto alla vecchia proprietà Morgante presente dentro la riserva e verranno utilizzati i servizi e gli accessi in spiaggia che, di fatto, diventeranno di esclusiva pertinenza del resort.”
Tenuto conto che:
ai sensi dell’art. 2 del Regolamento recante le modalità d’uso e i divieti vigenti nei territori destinati a riserva e costituente parte integrale del Decreto 23 giugno 2000 di istituzione della riserva naturale Torre Salsa, è fatto in assoluto divieto di: al punto a) di “realizzare nuove costruzioni ed esercitare qualsiasi attivamente comportante trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, ivi comprese: l’apertura di nuove strade o piste, nonché modifiche planoaltimetriche tipologiche e formali di quelli esistenti”; al punto e) di “aprire cave e miniere ed esercitare attività estrattive, nonché asportare materiale o scavare pozzi, realizzare opere di presa e distribuzione di acqua, cisterne, salvo che queste ultime non siano ad esclusivo servizio dell’agricoltura di abitazioni esistenti in zona A, previo nulla osta dell’ente gestore”; al punto g) di “ realizzare discariche e qualsiasi altro impianto di smaltimento rifiuti nonché scaricare terra o qualsiasi altro materiale solido o liquido”; al punto h) di “eseguire movimenti di terreno, salvo che per motivi connessi ad attività consentite al presente regolamento. La realizzazione di scavi ed opere sotterranee è sottoposta a parere dell’ente gestore per verificare l’integrità degli ambienti sottostanti”; al punto i) di “ asportare o danneggiare rocce, minerali, fossili e reperti di qualsiasi natura, anche se si presentano in frammenti sciolti superficiali, salvo per motivi di ricerca scientifica a favore di soggetti espressamente autorizzati con apposito disciplinare dell’ente gestore”; al punto n) di “distruggere, danneggiare o asportare vegetali spontanei di ogni specie e tipo, o parti di essi, fatti salvi gli interventi connessi con lo svolgimento delle attività consentite dal presente regolamento, previa autorizzazione dell’ente gestore.”; al punto q) di “introdurre o impiegare qualsiasi mezzo di distruzione o di alterazione dei cicli biogeochimici”; al punto s) di “allontanarsi da percorsi appositamente predisposti”; al punto t) di “praticare il campeggio o il bivacco”; al punto aa) di “esercitare attività sportive che compromettano l’integrità ambientale e la tranquillità dei luoghi”;
nell’area di protezione della riserva, la cosiddetta “preriserva” o anche nominata come “zona B”, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento di cui sopra, “le nuove costruzioni devono avere esclusiva destinazione d’uso alla fruizione e all’attività di gestione della riserva” ed ancora è fatto espressamente divieto: al punto a) di “demolizione e costruzione degli immobili esistenti, fatta eccezione per i casi di comprovata precarietà, mantenendo la stessa cubatura e destinazione d’uso nel rispetto degli elementi tipologici e formali tradizionali, salvo quanto previsto dal piano di utilizzazione e previo nulla osta dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, sentito il parere del C.R.P.P.N.. E’ altresì vietata la realizzazione di nuove costruzioni nonché la collocazione di strutture prefabbricate anche mobili e di roulottes, fatte salve le deroghe previste all’articolo 4.1. e 4.2, lett. b), previo nulla osta dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente, sentito il parere del C.R.P.P.N.”; al punto d) di “realizzare discariche e qualsiasi altro impianto di smaltimento dei rifiuti; al punto”; al punto e) di “danneggiare od occludere inghiottitoi, cavità naturali, sorgenti”; al punto f) di “scaricare terra o qualsiasi altro materiale solido o liquido”; al punto g) di “asportare o danneggiare rocce, minerali, fossili e reperti di qualsiasi natura, anche se si presentano in frammenti sciolti superficiali”; al punto h) di “prelevare sabbia, terra, o altri materiali”; al punto l) di “praticare il campeggio o il bivacco al di fuori delle aree attrezzate”; al punto m) di “esercitare attività sportive che compromettano l’integrità ambientale e la tranquillità dei luoghi”; al punto o) di “distruggere, danneggiare o asportare vegetali spontanei di ogni specie e tipo, o parti di essi, fatti salvi gli interventi connessi con lo svolgimento delle attività consentite dal presente regolamento, previa autorizzazione dell’ente gestore”; al punto p) di “alterare l’equilibrio delle comunità biologiche naturali con l’introduzione di specie estranee alla fauna e alla flora autoctone.”;
Chiede di sapere:
– se il Governo Regionale è a conoscenza del suddetto progetto e delle ragioni sottese al rilascio delle autorizzazioni di competenza dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente e della Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento;
– se il Governo regionale e gli Assessori, ciascuno per propria competenza, ha previsto nel rilascio delle suddette autorizzazioni o pareri norme di salvaguardia della Riserva Naturale di Torre Salsa, con particolare riferimento all’impatto ambientale sulle zona A e B attigue ai terreni oggetto di concessione edilizia e su identificati, alla libera fruizione dei sentieri che attraversano la stessa riserva per l’accesso al litorale e alla tutela la biodiversità presente in essa, con lo scopo di preservare l’equilibrio delle comunità biologiche naturali;
– se il Governo regionale e gli Assessori, ciascuno per propria competenza, quali iniziative hanno posto in essere o si intendono porre in essere al fine di monitorare l’esecuzione dei lavori di cui al progetto di realizzazione di una struttura turistico -ricettiva, affinché siano rispettate i divieti di cui agli articoli 2 e 4 di cui al Regolamento allegato al Decreto 23 giugno 2000 di istituzione della riserva naturale Torre Salsa;
– atteso l’eccezionale valore ambientale e paesaggistico dell’area, viste le numerose segnalazioni pervenute da associazioni ambientaliste e anche da parte della cittadinanza, nonché di quanto disposto dal Regolamento recante le modalità d’uso della Riserva naturale di Torre Salsa, se non si ritiene opportuno approfondire e valutare le possibili conseguenze ed impatti ambientali sulle zona A e B attigue ai terreni oggetto di concessione edilizia e su identificati;
(gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza)
FIRMATARI
GIOVANNI CARLO CANCELLERI
FRANCESCO CAPPELLO
GIORGIO CIACCIO
GIANINA CIANCIO
VANESSA FERRERI
ANGELA FOTI
CLAUDIA LA ROCCA
MATTEO MANGIACAVALLO
VALENTINA PALMERI
SALVATORE SIRAGUSA
GIAMPIERO TRIZZINO
SERGIO TANCREDI
VALENTINA ZAFARANA
STEFANO ZITO
Segue l’interrogazione del parlamentare nazionale di SEL, Erasmo Palazzotto accompagnata dal seguente comunicato stampa:
“Come si può pensare di portare ricchezza in Sicilia distruggendo le sue bellezze paesaggistiche? Edificare a ridosso della Riserva di Torre Salsa un Resort di lusso servirà solo a perpetrare una concezione antiquata del turismo e continuare a distruggere il meglio che la provincia di Agrigento ha da offrire”.
A dirlo è il deputato siciliano di Sinistra italiana alla Camera, Erasmo Palazzotto, a proposito della notizia del via libera da parte del Comune di Siculiana alla costruzione di un resort di lusso adiacente alla Riserva naturale di Torre Salsa, 760 ettari gestiti dal 2000 dal Wwf e dalla Regione siciliana.
Su questo punto Palazzotto ha presentato oggi un’interrogazione parlamentare al ministero dell’Ambiente.
“Da quanto si apprende – continua Palazzotto – la struttura ricettizia dovrebbe sorgere in contiguità ai terreni
della Riserva e potrà utilizzare parte dei suoi tracciati e delle sue spiagge. Non siamo a favore dell’immobilismo, è giusto che la Sicilia faccia il possibile per sfruttare le sue potenzialità, ma autorizzare la costruzione di un albergo su una riserva naturale non significa tutelare la bellezza, ma distruggerla”.
Interrogazione a risposta scritta al Ministro della Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Si chiede di sapere,
Premesso che:
Torre Salsa è una riserva naturaleregionale, sito di interesse comunitario, di circa 760 ettari gestita dal WWF Italia in convenzione con la Regione Siciliana, istituita nel giugno del 2000,sita nel Comune di Siculiana, Provincia di Agrigento;
la Riservadi Torre Salsa rappresenta un pregio del patrimonio naturalistico, regionale e nazionale, in cui si trovano diverse specie protette di flora e fauna mediterranea;
la Riserva di Torre Salsa svolge attività di ricerca scientifica, attività agricole e formative di sensibilizzazione ed educazione ambientale attraverso la realizzazione di campi di lavoro rivolti ai più giovani;
si apprende da un servizio del Tg5 andato in onda in data 20/03/2016, non che da altri servizi giornalistici, che sul quel sito parrebbe essere in atto un tentativo di speculazione edilizia che prevede la costruzione di una struttura turistico-recettiva, Resort centro benessere;
il Resort nascerà in contiguità con i terreni della riserva di Torre Salsa, ma dentro il Sic, e ne utilizzerà una parte dei tracciati e delle spiagge;
il Comune di Siculiana con deliberazione della Giunta Comunale n. 21 del 10/3/2016 ha dato parere favorevole alla costruzione della suddetta struttura recettiva;
Per quanto in premessa si chiede al Ministero competente:
se fosse a conoscenza dell’esistenza del progetto di costruzione della struttura turistica recettiva sita a Torre Salsa;
se fosse a conoscenza della concessione alla costruzione da parte del Comune di Siculiana;
seritiene compatibile la creazione di una struttura turistico-recettiva di tale livello con la riserva naturale orientata del WWF di Torre Salsa e la sua mission di tutela dell’ambiente e della biodiversità del Mediterraneo.