Anche l’ANCI Sicilia alla manifestazione del 30 Marzo a Palermo

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Anche l’Associazione dei Comuni siciliani sarà in piazza per protestare contro le trivelle e contro le politiche dissennate che hanno massacrato i siciliani e gli stessi Comuni. Un’iniziativa nata spontaneamente che si annuncia imponente…

Anche l’ANCI Sicilia aderisce alla manifestazione di protesta indetta dai comitati No Triv per il 30 Marzo a Palermo. Lo conferma Paolo Amenta, che dell’associazione dei Comuni è vicepresidente: “Certo che ci saremo – dice – per dire no alle trivelle e per protestare contro quella politica che ha portato i Comuni siciliani sull’orlo del default”.

La manifestazione, come abbiamo già avuto modo di dire, è stata pensate per difendere la Sicilia, anzi il mare della Sicilia, dalle trivelle. ‘U mari ‘un si spirtusa, questo lo slogan che, già da qualche anno, si ripete in tutte le contrade della nostra Isola. Una protesta corale in vista del referendum del 17 Aprile prossimo per bloccare le trivelle e sul quale si registra troppo silenzio. 

Ma, nel corso delle settimane, il tema della protesta si è ampliato: non solo trivelle, ma anche la politica del Governo Crocetta: Tutti in piazza contro Crocetta, Popolo Siciliano alza la testa” recitano i manifesti appesi sui muri del centro di Palermo. Il concentramento è previsto per le 15 in Piazza Verdi (Teatro Massimo).

Non a caso hanno dato la loro adesione diverse associazioni e movimenti: dai No Muos, agli studenti, agli indipendentisti di Siciliani Liberi, fino a comitati civici e disoccupati.

Il 30 Marzo tutti a Palermo: No Triv, No Crocetta. Appuntamento con la libertà!

I Consigli comunali non debbono parlare delle trivelle! Parola dei Prefetti del Ministro Alfano

Visualizza commenti

  • In zona ho cercato di convincere la gente a votare SI per il referendum, e poi un secco NO per le trivelle.
    Ho visto solo indifferenza e disinformazione: alcuni non mi ascoltavano nemmeno, mentre altri dicevano di essere a favore per le trivelle, pensando di sfruttare il mare per creare sviluppo economico...
    La situazione attuale non è buona, poiché persiste troppa disinformazione!

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