E’ di queste ore la notizia, tenuta ‘bassa’, che il governo sta approvando un provvedimento che consentirà alle banche di prendersi le case con sette rate di mutui non pagate. Un colpo alle famiglie in difficoltà per salvare i ‘buchi’ delle banche rovinate non dalle ‘sofferenze’, ma dai titoli ‘tossici’ che hanno in ‘pancia’. Per nascondere quest’ennesima nefandezza Renzi e la radical chic Cirinnà rilanciano sulle adozioni dei gay. Siamo alle tecniche depistatorie e alla manipolazione delle coscienze descritte da Dino Biondi ne La fabbrica del Duce e oggi utilizzate a piene mani da Renzi e dal suo PD per provare a nascondere le verità sgradevoli, se non deplorevoli
Quando in televisione o sui giornali mi imbatto in Renzi, il mio pensiero va al Pinocchio di Comencini, alla sua corsa irresponsabile e sento in sottofondo la allegra musichetta di Fiorenzo Carpi. E sempre mi chiedo: ma quando spuntano fuori i Carabinieri e l’arrestano? Poi il ricordo svanisce e resto guardare il nostro Pinocchio – Pierino del Mugello che una ne fa e cento ne pensano gli altri per lui.
Renzi è andato al di là delle imitazioni di Crozza, che pure sembrava esagerato. E’ più vero del suo imitatore, è sicuramente più tragico e ancora più furbo di come lo dipingeva il comico. I suoi burattinai conoscono a menadito il libro di Dino Biondi: La fabbrica del Duce, il testo che racconta la manipolazione delle coscienze attraverso tecniche pubblicitarie e depistatorie che alimentarono il fascismo e i metodi di coinvolgimento degli italiani in assurde avventure, tragiche e anacronistiche.
Il Nostro ha imparato bene la lezione e ogni giorno ci propina nuove illusioni mediatiche per nascondere una realtà sempre più drammatica e forse irreversibile. La realtà è che il Paese è in deflazione. Che cosa significa? Significa che nessuno spende, che i prezzi scendono, che i profitti diminuiscono, che la povertà avanza a grandi passi. Nefandezze “sinistre” di un partito che fu di sinistra che vanno rigorosamente tenute nascoste.
Poi ci sono le che non possono essere nascoste. Anche perché, fino ad ora, la libertà di stampa e la libertà della rete esistono. E’ di queste ore la notizia che il Governo Renzi sta approvando un decreto legge con il quale le banche entrano subito in possesso delle case i cui mutuatari non hanno pagato 7 rate consecutive.
E’ proprio vero quello che sussurrano gli invidiosi, che il nostro premier è stato insediato a Palazzo Chigi direttamente dal Consiglio di amministrazione di Montepaschi per salvare quella e tutte le altre banche depredate e i loro amministratori ingordi e incapaci?
Anche la riapertura del fronte delle unioni civili e delle adozioni è fumo negli occhi. Renzi sa che nel Paese l’argomento è divisivo e lo cavalca con cinismo. Chi sono infatti i destinatari del provvedimento? Una minoranza nella minoranza. Quanti tra gli omosessuali potranno permettersi l’unione e le adozioni? Pochi, pochissimi. Gli altri, quegli omosessuali i quali, se ricordate una vecchia barzelletta non si chiamano “gay” ma si chiamano con altri, terribili nomi, quelli cui non è permesso fare outing perché nel contesto familiare e sociale in cui vivono li ammazzerebbero di botte, quelli sono costretti alla clandestinità, agli incontri fugaci e furtivi nei vicoli bui.
Vada la signora Cirinnà, la radical chic, a spiegare la legge nelle periferie desolate delle grandi metropoli. Vada allo ZEN di Palermo, senatore Lumia, lei che, da perfetto Zelig, sa trasformarsi da similmafioso che presidia i gazebo delle primarie del PD a statista democratico “a la page”.
No, quelli devono continuare la loro misera vita di falsità, mentre politici alla Vendola e agiati professionisti ostentano la loro diversità al riparo dei loro soldi. E gli italiani? Si abbeverano alle menzogne, se le bevono tutte. E la sinistra, quella vera? Seppellita sotto le macerie del Muro di Berlino.