Gela: nella città di Crocetta bambini autistici sono senza assistenza negli orari scolastici

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Dal Comune fanno sapere che, a causa dei tagli operati dalla Regione, non hanno le risorse finanziarie per svolgere questo servizio. Sulla vicenda i parlamentari dell’Ars Nello Musumeci, Santi Formica e Gino Ioppolo hanno presentato un’interrogazione al governo regionale. Le precisazioni di Paolo Amenta, vice presidente dell’ANCI Sicilia: “Finalmente il Parlamento dell’Isola si accorge che Comuni ed ex Province non hanno più le risorse per svolgere questi ed altri servizi essenziali”

Mentre l’assessore-commissario all’Economia inviato da Renzi in Sicilia, Alessandro Baccei, si accinge a tagliare altri 500 milioni di Euro dal Bilancio regionale 2016 (di fatto li ha già tagliati, perché se i deputati di Sala d’Ercole non ‘ubbidiranno’, Roma non erogherà 550 milioni di Euro alla Sicilia), si scopre quello che tanti siciliani sanno già: e cioè che, per ‘risparmiare’ (parolina magica del PD renziano), è stato tagliato il servizio di trasporto a scuola a bambini disabili.

In quanti Comuni della Sicilia avviene questo? In attesa che i nostri lettori ci aiutino a denunciare quello che succede in questo delicato settore (per esempio, scrivendo al nostro blog o alla pagina facebook de I Nuovi Vespri), raccontiamo quello che sta succedendo in cinque scuole di Gela, la città del presidente della Regione, Rosario Crocetta.

“I genitori di bambini diversamente abili di Gela hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Caltanissetta, denunciando la grave situazione che interessa ben cinque plessi scolastici del Comune nisseno. Secondo tale esposto, questi bambini, affetti soprattutto da autismo, non hanno alcuna assistenza negli orari scolastici, peraltro prevista per legge, e sono abbandonati a se stessi, con gravissime ripercussioni non soltanto mediche, ma soprattutto di carattere comportamentale nei rapporti con i loro coetanei. A tale drammatica realtà, si deve purtroppo aggiungere anche la cancellazione del servizio di trasporto per i disabili da parte del Comune di Gela. L’assessore comunale alla Pubblica istruzione imputa questa drammatica situazione all’esiguità dei finanziamenti regionali che non permettono la copertura totale dell’assistenza in tutti i plessi scolastici gelesi. Infatti, a causa dell’azzeramento dei contributi provinciali dovuto alla cancellazione delle ex Province regionali, lo stesso Comune non ha fondi sufficienti a garantire tali insostituibili servizi”.

Così scrive in un comunicato stampa il parlamentare regionale dell’opposizione, Nello Musumeci, che è anche presidente della commissione Antimafia del Parlamento siciliano. Musumeci ha presentato un’interrogazione al governo regionale di Rosario Crocetta (atto parlamentare che porta la firna anche dei deputati Santi Formica e Gino Ioppolo). Nell’interrogazione si chiede, in particolare, al presidente della Regione “quali iniziative intenda intraprendere il Governo regionale per garantire che questi bambini possano tornare ad avere piena e totale assistenza scolastica, così come previsto sia dalle leggi che dal buon senso”.

Commenta Paolo Amenta, vice presidente dell’ANCI Sicilia con delega alle questioni finanziarie: “Le ex province, oggi ribattezzate Liberi Consorzi di Comuni, non hanno più le risorse finanziarie per assicurare questo servizio. E lo stessa cosa rischia di avvenire in tanti Comuni siciliani. Mi fa piacere che anche in Assemblea regionale siciliana si siano accorti che Comuni ed ex Province non hanno più le risorse finanziarie per svolgere questi ed altri servizi essenziali. Noi queste cose le ripetiamo da un anno. Magari i deputati del Parlamento siciliano e l’assessore Baccei, visto che stanno discutendo la manovra economica e finanziaria 2016, troveranno almeno le risorse per occuparsi dei minori disabili”.

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