In una Sicilia che il governo Crocetta e i suoi assessori stanno praticamente radendo al suolo non si potevano salvare gli animali del giardino zoologico della villa d’Orleans. Martedì prossimo è prevista una nuova deportazione di uccelli. Tutto dovrà avvenire senza giornalisti e senza telecamere. In segreto. come la spesa dei fondi riservati e dei fondi di rappresentanza della presidenza della Regione…
Continua lo smantellamento del giardino zoologico di villa d’Orleans, a Palermo. Così ha deciso il governo regionale di Rosario Crocetta. Un’opzione condivisa da tutti i partiti politici di centrosinistra che appoggiano un esecutivo regionale che – com’è sotto gli occhi di tutti – inanella un ‘successo’ dietro l’altro. Non c’è settore economico, sociale e culturale della nostra Isola che non sia stato o azzoppato o distrutto dall’attuale governo. Dal disastro non si poteva salvare un’esperienza molto cara ai bambini della città che esiste da oltre 50 anni. Il presidente venuto da Gela e i suoi collaboratori dotati di ‘straordinari’ curricola non potevano lasciare in pace gli animali.
La cosa strana è che la stessa Regione siciliana sta violando un “Piano di sgombero coattivo” predisposto dagli esperti della stessa Amministrazione regionale e approvato dal TAR Sicilia, signa che sta per Tribunale Amministrativo Regionale. Crocetta e gli alti burocrati della presidenza della Regione hanno scritto che gli uccelli ospitati a Villa d’Orléans si possono trasferire esclusivamente nei mesi di Ottobre e Novembre. Siamo a Febbraio e, nonostante la diffida della famiglia Lauricella – che da oltre cinquant’anni gestisce questo giardino zoologico – gli ‘scienziati’ del Palazzo del governo siciliano vanno avanti lo stesso: smentendo se stessi.
E’ normale? Alla fine in Sicilia siamo, terra nella quale succede di tutto.
“Questo non sorprende! – scrive Nicola Lauricella -. L’Ordinanza del TAR impone di rispettare tale piano di sgombero. Ma forse questi ordini sono validi per qualsiasi cittadino e non per l’Amministrazione regionale”.
Infatti con la nota n. 717 del febbraio 2016 si dispone la prosecuzione dello sgombero degli animali. L’appuntamento è per il 22 Febbraio alle 13,00.
Gli animali ‘sgomberati’ da Villa d’Orleans troveranno posto nei pollai dell’Istituto Zootecnico della Regione siciliana che, per l’occasione, verranno trasformati in voliere…
“Si suppone – prosegue Lauricella – che l’operazione avverrà con le medesime modalità della volta precedente: uno stuolo di oltre trenta alti funzionari della Regione, due ore di operazione per traslocare dodici polli e fagiani, divieto assoluto alla presenza della stampa e divieto assoluto a tutti i presenti di scattare fotografie o usare il telefonino. Ma perché non far partecipare la stampa a questa operazione? Cosa c’è che non può essere documentato da una telecamera o una fotografia?”.
Qui a nostro avviso Nicola Lauricella sbaglia. Perché? perché non sa che, in Sicilia, il presidente della Regione – in quanto esponente di centrosinistra – ha diritto ad alcune agevolazioni:
– può gestire i fondi riservati senza far sapere niente a nessuno;
– idem per i fondi di rappresentanza;
– il suo ufficio può considerare validi i titoli anche se questi ultimi sono il frutto di incarichi illegittimi…
Figuriamoci se non può smentire se stesso sugli animali!
Diceva Nietzsche: “Temo che gli animali vedano nell’uomo un essere loro uguale che ha perso in modo estremamente pericoloso il sano intelletto…”.
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D'altro canto il fatto stesso di essere collaboratori di crocetta la dice lunga sul curriculum e sulle caratteristiche personali di questa gentaglia
Sarei curioso di conoscere il costo annuo del mantenimento degli uccelli
alla Regione Siciliana e il costo annuo del Reparto dei Corazzieri a cavallo al Quirinale. Mi è capitato di assistere davanti al Quirinale al cambio della guardia dei corazzieri a cavallo, un centinaio circa, bellissimo spettacolo, emozionante, ma in tempo di crisi sicuramente anacronistico e dispendioso.
Dimenticavo, equazione; con quello che si mangia un cavallo in un anno quanti uccelli si possono mantenere a Palermo nello stesso arco di tempo? E non parliamo del personale.
E con quello che si spende per la benzina delle auto blindate di crocetta che vanno avanti e indietro da tusa ogni giorno, quanti animali si potrebbero mantenere? Fatevi il conto. Solo di benzina almeno 150.000 euro l'anno. Questo non è spreco? Uno che pretende di abitare a più di cento chilometri a spese nostre! E parla di economia, il megalomane!