I cittadini della Eolie abbandonati si rivolgono al Presidente dell Repubblica, Sergio Mattarella contro l’assurdo provvedimento che ha portato alla chiusura del loro punto nascita. E i cui effetti sono già visibili: una donna incinta ha dovuto aspettare un’ora e mezza l’arrivo dell’elisoccorso. Ha perso il suo bambino
Ha dovuto aspettare un’ora e mezza prima di essere trasferita con l’elisoccorso all’ospedale di Milazzo. Troppo per una donna di Lipari, incinta di 34 settimane, che ha perso il suo bambino per un distacco della placenta. Si sarebbe potuto fare qualcosa? Non lo sapremo mai. Sappiamo di certo che sono cose che capitano in gravidanza e che con un tempestivo intervento medico non sempre finiscono in disgrazia.
Ma a Lipari il punto nascita è chiuso grazie al Ministero della Salute che impone la chiusura di quelli che non registrano più di 500 parti l’anno. Un provvedimento del tutto illogico se applicato a realtà come le Eolie (o come le aree montane) che praticamente vengono isolate ancora di più e lasciate senza assistenza e senza speranza. In casi di emergenza, infatti, non solo bisogna aspettare l’elicottero -che come nel caso della povera mamma può impiegare più di un’ora per arrivare sull’isola,- ma bisogna anche sperare che il vento non gli impedisca di atterrare.
Che Stato è quello che lascia anche uno solo dei suoi cittadini senza assistenza sanitaria?
“Fino a ieri sono stati mandati via tre dei cinque anestesisti dell’ospedale e come ginecologo ci sono medici alle prime armi”, denuncia Daniele Corrieri, del comitato cittadino “Controcorrente” che non manca di fare notare che in questa ultima disgrazia a rischiare la vita è stata anche la madre.
I cittadini delle Eolie hanno lanciato un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella perché “nel suo discorso di fine anno invitava la politica nazionale a prestare attenzione alle località insulari”.
Arriverà il messaggio?
Ne dubitiamo.
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