Post-it/ Indovina indovinello chi si sfida a duello? Per la guida dell’ente camerale in pista due personaggi completamente estranei a quel mondo imprenditoriale siciliano tanto chiacchierato (e tanto indagato). O no?
Alla Camera di Commercio di Palermo c’è aria di rinnovamento. In questi giorni, infatti, tra mille polemiche ed esposti in Procura, ci si accinge a scegliere i nuovi vertici e gli associati si stanno danno un gran da fare per fare dell’ente il simbolo di una nuova era.
E di aria nuova c’è un gran bisogno, specialmente dopo l’arresto e la condanna del suo ex presidente, Roberto Helg, che è stato beccato con le mani nella marmellata (mentre intascava una tangente) sotto il manto delle battaglie anti-racket.
E come si sta declinando questa voglia di rinnovamento?
Basta leggere i nomi dei due contendenti che si stanno sfidando per la guida dell’ente camerale per capire che c’è aria di rivoluzione: da un lato Patrizia Di Dio, che di Helg è stata vice presidente e che con lui ha fatto tanta strada. Dall’altro Alessandro Albanese, indicato da Confindustria Sicilia, organizzazione imprenditoriale finita nell’occhio del ciclone per l’indagine per mafia che ha investito in pieno il suo (ancora) presidente, Antonello Montante, il principe dei paladini della legalità che è (ancora) presidente di Unioncamere Sicilia (mentre alla guida di Unioncamere nazionale c’è Ivan Lo Bello, da sempre compare di Montante, ma che si è del tutto defilato da quando l’amico è caduto in disgrazia).
Insomma, non c’è che dire: c’è qualcosa di nuovo nell’aria della Camera di Commercio di Palermo. O no?