Bocciata la norma con cui il Governo Crocetta aveva previsto una ‘infornata’ di giornalisti alla Regione per chiamata diretta. Esattamente come aveva fatto il Governo Cuffaro con i 22 giornalisti che poi lo stesso Crocetta ha licenziato nel nome della trasparenza e della meritocrazia…
Dopo il no della Commissione Affari istituzionali dello scorso 20 Gennaio, anche la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars boccia la norma del Governo Crocetta che prevedeva una ‘infornata’ di giornalisti alla Regione siciliana.
Il no è arrivato nel corso dell’infuocata seduta dell’altro ieri – quella che ha approvato la manovra economica e finanziaria 2016 e che si è caratterizzata per l’aggressione di un deputato del PD a un deputato del M5S, come vi abbiamo raccontato qui – e dovrebbe mettere la parola fine ad una questione che ha suscitato grosse polemiche fin dall’inizio.
Lo stanziamento previsto era di circa 600 mila Euro per un numero imprecisato di giornalisti da assumere per chiamata diretta, in barba alla trasparenza e all’obbligo di concorsi pubblici.
Una norma che ha rivelato, ancora una volta, quanto sia relativo per il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, il concetto di coerenza: dopo avere criticato aspramente il Governo Cuffaro per l’assunzione di 22 giornalisti senza concorso (poi da lui licenziati), aveva pensato bene di fare esattamente la stessa cosa.
Una mossa che i deputati non gli hanno perdonato ed infatti è stata bocciata a larga maggioranza. Non è da escludere che i fedelissimi del governatore (ben pochi, a dire il vero) ripresentino la proposta direttamente in Aula, ma visti i chiari di luna anche lì non dovrebbe passare.
Vedremo.