Giardino zoologico di villa d’Orleans: in 30 tra guardie del Corpo forestale e veterinari per portare via 9 uccelli

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Non è che con la scusa del martedì grasso sono finiti a schiticchio? Ovviamente scherziamo: ci mancherebbe pure che gli animali dell’ormai ex giardino zoologico di villa d’Orleans vengano mangiati. Sono stati trasferiti, con molta probabilità, nei locali dell’Istituto zootecnico della Regione. Una chiacchierata con Nicola Lauricella, che ci racconta cosa sta succedendo. E, soprattutto, cosa succederà. La protesta di Luisa La Colla e Dario Chinnici che chiedono al Comune di Palermo di intervenire

“Credetemi, non so che cosa dire. Pensavo di aver messo su un giardino zoologico. In effetti, è stato mio padre a dare vita al Parco zoologico di villa d’Orleans, io ho ereditato questa passione, che poi è un lavoro, anche molto faticoso. Ma da tre anni ne stiamo vedendo di tutti i colori. Ieri sono venuti a prelevare i primi animali. Erano in trenta e forse più: uomini del Corpo forestale della Regione, veterinari e altro personale. Una scena incredibile”.

A parlare è Nicola Lauricella, che da anni gestisce il giardino zoologico della villa d’Orleans di Palermo. E’ la villa di Palazzo d’Orleans, la sede della presidenza della Regione. Ed è proprio il governo regionale, per la precisione il presidente, Rosario Crocetta, che ha deciso che il giardino zoologico, frutto di un lavoro di quasi settant’anni da parte della famiglia Lauricella, deve essere smantellato.

Ormai per Crocetta è una questione di puntiglio: ha incasinato tutta la Sicilia, non c’è cosa che abbia toccato e che non sia stata o sfasciata o sbaraccata: solo il giardino zoologico di villa d’Orleans, fino ad oggi, ha resistito alla ‘rivoluzione dello sfascio’ dell’ax sindaco di Gela.

Sulla vicenda sono intervenuti la consigliera comunale di Palermo, Luisa La Colla, e il vice presidente della III circoscrizione, Dario Chinnici. 
“Dopo circa 70 anni – dicono in coro – è inconcepibile togliere all’intera città un patrimonio come il parco ornitologico di Villa d’Orleans. Ancora una volta ne esce sconfitta la città dove emigrano i giovani e oggi ‘migrano’ anche gli uccelli ‘infastiditi’ da scelte molto discutibili della politica. Una terra in cui andrebbero valorizzati i propri tesori e patrimoni, piuttosto che vederli smantellati. Un’oasi per mamme e bambini, un importante spazio pedagogico riconosciuto in Europa come centro d’eccellenza per la cura e riproduzione di particolari specie di volatili, ma che oggi diventerà un triste ricordo per tanti”.
“Il Comune di Palermo si faccia promotore – concludono Luisa La Colla e Dario Chinnici – di fornire nuovi spazi agli ex gestori, quali ad esempio Villa Niscemi. Ma anche Villa Giulia e Giardino Inglese sarebbero ideali per ospitare i volatili e mantenere più vive le nostre ville storiche”.
Invece gli animali verranno portati nei locali dell’Istituto Zootecnico, ad Altarello, sotto Baida. Così almeno sembra, no, signor Lauricella?
“Non lo so. Non mi hanno detto nulla. Poco ci mancava e nemmeno mi facevano entrare. L’ho detto: sono piombati in trenta o giù di lì. Non volevano fare entrare nessuno. I giornalisti sono rimasti fuori. Anche l’onorevole Vincenzo Figuccia (parlamentare regionale di Forza Italia) doveva restare fuori. Poi l’hanno fatto entrare”.
Ma alla fine quanti animali hanno portato via?
“Quattro fagiani, quattro galline e un gallo”.
Oltre trenta persone per portare via nove volatili? Un animale per ogni otto persone: non è che poi sono andati a schiticchio?
“Non credo proprio. Che io sappia gli animali sono stati trasferiti”.
Nei locali dell’Istituto zootecnico?
“Mi creda, non lo so”.
Ma gli animali non sono suoi? 
“Certo. Anche se la Regione siciliana ne rivendica la proprietà. C’è una causa in corso. A giorni ci sarà un’udienza”.
Quanti animali rimangono nella villa d’Orleans?
“Circa ottocento”.
Supponiamo che, se la Regione ne rivendica la proprietà, è la stessa Regione a pagare il vitto e le cure agli animali.  
“Supponete male: pago io. Dal 2013, da quando il governo regionale cerca di mandare via gli animali da villa d’Orleans, a pagare le cure e il vitto agli animali sono io con la mia famiglia”.
Scusi, ma se la Regione rivendica la proprietà degli animali dovrebbe occuparsene.
“Guardi, cercare la logica, in questa storia, è tempo perso: non c’è. Gliel’ho detto: è una storia kafkiana. Pensi che quando entro nelle gabbie degli animali due secondini mi seguono”.
E perché?
“Per controllarmi. O almeno così credo”.
Ma la Regione ha titolo per mandare via gli animali da villa d’Orleans?
“Sì e no”.
Ovvero?
“La Regione ha presentato un piano per lo sgombero degli animali. Noi ci siamo rivolti al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale). Che ci ha dato torto. Abbiamo presentato ricorso al CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa, in Sicilia organo di appello del TAR ndr). Che ci ha dato torto”.
Allora Crocetta, almeno questa volta, ha ragione…
“Non esattamente. Perché il piano approvato dal TAR Sicilia prevede che gli animali debbano essere trasferiti tra Ottobre e Novembre”.
Immaginiamo per questioni legate al clima e ai periodi di riproduzione.
“Immaginate bene”.
E perché la Regione ha violato un regolamento che essa stessa si è data?
“Questo lo deve chiedere a loro”.
Come finirà questa storia?
“Non lo so. L’unica cosa che so è che questa situazione, che io e la mia famiglia abbiamo subito, è ormai nella mani della Giustizia. Anche noi abbiamo le nostre ragioni. E le faremo valere”.

 

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