L’annuncio è strano, perché la vera notizia di questa storia è che oggi, l’assessore all’Economia spedito da Renzi in Sicilia per smantellare quello che resta dell’Autonomia dell’Isola, avrebbe dovuto incontrare i sindaci. Invece, ieri, ha annunciato l’arrivo di 400 milioni di Euro circa e se n’è andato a Roma piantando in asso i sindaci. E volato nella Capitale per cercare di reperire i soldi che ha già ‘venduto’ con l’annuncio di ieri? Speriamo di no
E’ semplicemente incredibile come una notizia negativa, in virtù di un annuncio, si trasformi in una notizia positiva, facendo passare in secondo piano la stessa notizia negativa. Il tema è quello di Comuni siciliani portati sull’orlo della bancarotta dal governo nazionale di Matteo Renzi e dal governo regionale di Rosario Crocetta. Vediamo che è successo ieri sera.
Ieri sera l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, l’uomo spedito in Sicilia da Renzi per smantellare quello che resta dell’Autonomia siciliana, si deve essere accorto che l’indomani – cioè oggi – non avrebbe avuto nulla di nuovo da dire ai sindaci dei Comuni della nostra Isola. Per oggi, infatti, era previsto un incontro tra una delegazione dell’ANCI (Associazione Nazione dei Comuni Italiani) Sicilia e l’assessore Baccei.
Ma l’assessore Baccei ha rinviato l’incontro (cosa che fa spesso). Ma l’ha fatto con un annuncio alla Pangloss, dove tutto è positivo: di fatto il baratro finanziario che sta travolgendo i Comuni non c’è più, perché il governo regionale è pronto a versare ai Comuni dell’Isola le risorse del 2015 fino ad oggi bloccate: 280 milioni di Euro per la quota corrente e – udite udite! – persino i 115 milioni della quota capitale (cioè i soldi che un tempo servivano ai Comuni per le opere pubbliche e che, oggi, i Comuni utilizzano, per lo più, per pagare le rate dei mutui).
Nell’annuncio ridondante dell’assessore Baccei mancano solo – abbiamo notato noi: ci sbagliamo? – i circa 100 milioni di Euro per finire di pagare i 24 mila precari degli stessi Comuni. ma questo non è più un problema, dal momento che, muto tu e muto io, i Comuni siciliani stanno pagando i precari – in verità a singhiozzo – con i soldi degli altri ignari cittadini, cioè aumentando la pressione fiscale locale.
L’arrivo di questi soldi è stata data per certa. Noi, invece, nutriamo dubbi? Sì. Per un motivo semplice: perché se questi soldi fossero già ‘cassa’, l’assessore Baccei non avrebbe avuto problemi ad incontrare oggi i sindaci. Anzi, insieme con gli stessi sindaci avrebbe dato la notizia alla stampa.
Invece Baccei se n’è andato a Roma. Forse a cercare i soldi che, con l’annuncio alla Pangloss, ha già ‘erogato’, sulla carta, ai Comuni siciliani?
Non ci resta che attendere.