Non passa giorno senza che i TG non ci propinino ‘neologismi’ che non hanno né capo, né coda. Parole e formule linguistiche che fanno a pugni con la nostra lingua. E del linguaggio di certi cronisti sportivi ne vogliano parlare? Tipo un “ragazzo giovane”…
Quando un leghista, notoriamente orgoglioso della sua ignoranza, straparla di politica non può fare a meno di usare la parola di conio prettamente lumbard “quadra” al posto di quadratura, pareggio, equilibrio, bilanciamento.
La quadra, lo dico ai leghisti nostrani che stanno cominciando ad appestare la nostra Isola, è un termine di geometria: la quarta parte del cerchio. Punto.
Tre perle pescate a Gela in queste concitate giornate al Petrolchimico.
Una cronista del TG 3: si sono schierati a fianco dei lavoratori “tessuti produttivi”. Felpe per tutti.
Sindacalista uno (TG 3 del 18 gennaio):”per avviare le trattative è necessario “aprire un tavolo”. Non sarà facile.
Sindacalista due (TG 3 del 21 gennaio): “Si rischia di devastare i posti di lavoro”. Più di così!
Si pesca a piene mani nel variegato mondo dei commentatori sportivi
Ecco qualche rarità:
Di un calciatore di belle speranze: “E’ un ragazzo giovane”. Quando ne vedrete uno vecchio fatemelo sapere.
Di un altro giocatore, questo però già affermato (ma vale anche per i personaggi politici): “E’ un grosso giocatore”. Però è poco mobile…
Ricordate il tiro importante? C’è ora una variazione: “Un tiro interessante”.
Nel golf: la palina cade sul green e fa un lungo rotolo (di carta?).
L’ultimo inglesismo (in ordine di tempo): il whistleblower, la nobile figura introdotta nella pubblica amministrazione dalla riforma della premiata ditta Renzi – Madia -Torquemada. Debbo riconoscere che in questo caso la traduzione letterale è difficile. Fischiatore, sibilatore, sussurratore furtivo? Noi locali potremmo usare i vecchi, collaudati termini: muffutu e cascittuni.
Ma come si può!
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Riuscire a parlare l'italiano perfetto è un'impresa ardua anche per gli stessi professionisti... L'italiano è la lingua più difficile al mondo.
Io stesso mi autoaccuso perché il mio italiano, parlato e scritto, è totalmente imperfetto
non dobbiamo scoraggiarci però!