I grillini sostengono di aver riacquistato la casa della famiglia del muratore di Vittoria che si è tolto la vita. E di avergliela restituita. La stessa cosa avevano fatto i protagonisti della trasmissione Servizio pubblico di Michele Santoro. Ma il tema non è la doppia donazione ad una famiglia che merita rispetto. A noi non convince l’uso mediatico che i grillini hanno fatto di questa storia: sarebbe questa la nuova politica? L’intervento di Mariano Ferro, dei Forconi siciliani
Premessa: la notizia che Michele Santoro avrebbe già raccolto la somma necessaria alla famiglia Garascio per riacquistare l’abitazione l’abbiamo raccolta ieri. E l’abbiamo verificata andando a ripescare un video che risale al 31 maggio 2013. Per la precisione, una puntata di Servizio pubblico, la trasmissione di Michele Santoro. Oggi abbiamo letto un post su facebook, a firma di Debora Borgese, che ci sembra interessante:
“Ma quindi la casa di Giovanni Guarascio, il muratore che si è suicidato prendendosi a fuoco era già stata comprata da Michele Santoro? La stessa casa che il #M5S ha annunciato di aver comprato in vista delle amministrative a Vittoria?”.
Per la cronaca, Michele Guarascio è il muratore di Vittoria, provincia di Ragusa, che il 14 maggio del 2013 si è tolto la vita dandosi fuoco. Motivo: aveva un debito di circa 20 mila Euro con la banca che non poteva pagare. Gli hanno tolto l’abitazione e l’hanno venduta all’asta per 29 mila Euro, a fronte di un valore stimato pari a circa 80 mila Euro. L’uomo, come già accennato, si tolse la vita con un gesto eclatante.
Ieri abbiamo letto il seguente comunicato del Movimento 5 Stelle:
“L’abitazione acquistata e donata alla famiglia Guarascio grazie ai soldi a cui i deputati M5S rinunciano mensilmente. “E’ un’operazione altamente simbolica – dicono i parlamentari – serve ad accendere i riflettori sulla legge voto sull’impignorabilità approvata dall’Ars e ferma a Roma da quasi un anno e mezzo. Casi come questo non devono più accadere”.
“La prima casa non si tocca”.
Il Movimento 5 stelle all’Ars ha restituito oggi la casa alla famiglia Guarascio, finita all’asta e passata di mano per un piccolo debito con una banca. Non saranno costretti pertanto a traslocare, la moglie ed i figli del muratore di 64 anni, deceduto per essersi dato fuoco per evitare lo sfratto dalla sua abitazione di via Brescia a Vittoria, costruita dallo stesso muratore dopo tanti anni di sacrifici.
Oggi i deputati regionali del Movimento 5 Stelle hanno provveduto ad acquistare la casa, subito donata alla famiglia, con le somme che accantonano mensilmente rinunciando a gran parte del loro stipendio. La donazione dei deputati è altamente simbolica, serve infatti ad accendere i riflettori sulla legge voto sull’impignorabilità della prima casa, fortemente voluta dal M5S (prima firmataria è la parlamentare Cinquestelle Vanessa Ferreri) attualmente ferma al Senato. La legge è stata approvata all’unanimità dall’Ars il 22 ottobre del 2014, ma da allora ha fatto pochissima strada a Roma.
“E’ ora – dicono i deputati Cinquestelle – che la legge metta il turbo. Non possiamo permettere che ci siano altri casi Guarascio, cui stiamo pensando di intestare la legge. Renzi non faccia orecchie da mercante, eventuali prossime vittime le avrebbero sulla coscienza lui e la sua maggioranza”.
Particolari della donazione e lo stato della legge a Roma saranno comunicati nel corso di un incontro con i giornalisti che avverrà venerdì prossimo alle 11 davanti alla casa della famiglia Guarascio in via Brescia 214 a Vittoria, alla presenza dei deputati regionali M5S e dei portavoce nazionali del Movimento, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.
Sulla rete (come potete leggere e ascoltare qui) è possibile vedere e leggere che la vicenda della famiglia Guarascio è già stata affrontata dalla trasmissione Servizio pubblico di Michele Santoro il 31 maggio del 2013:
“Nel corso della puntata – scrivono i protagonisti di Servizio pubblico – abbiamo lanciato un appello di solidarietà: aiutate la famiglia Guarascio. Il papà Giovanni si era dato fuoco dopo aver visto vendere all’asta la casa che stava costruendo. La generosità degli spettatori è stata immensa, e in totale sono stati raccolti 78 mila Euro. Grazie a questi soldi i Guarascio possono riappropriarsi della casa costruita mattine su mattone da Giovanni e la figlia, Martina, a Settembre potrà tornare all’università”.
Sempre sulla pagina facebook di Debora Borgese, Mario Ragusa chiede:
“Ma sta casa quante volte è stata acquistata?”.
Ancora sulla pagina de Debora Borgese leggiamo un commento della stessa Debora Borgese:
“A seguito della mail scritta e inviata ieri sera per avere chiarimenti sulla raccolta fondi lanciata da Servizio Pubblico e sul comunicato stampa del M5S-ARS che annunciava l’acquisto e la donazione dell’immobile alla famiglia Guarascio, la redazione del programma condotto da Santoro conferma di avere raccolto €78.000 per l’acquisto della casa e per il completamento degli studi di Martina Guarascio.
Stamattina ho contattato telefonicamente Sandro Ruotolo che ha dato la medesima versione dei fatti.
Come siano state impiegate le donazioni, non è dato saperlo.
Le ipotesi, quindi, potrebbero essere tre.
1. Le donazioni versate sul conto della famiglia Guarascio sono state impiegate in altro, tradendo la fiducia e la generosità dei donatori;
2. il M5S ha acquistato la casa con le donazioni del 2013 raccolte grazie a Servizio Pubblico;
3. la famiglia Guarascio ha goduto sia delle donazioni ricevute sul loro conto che dell’acquisto e donazione dell’immobile a €29.000 come da articolo pubblicato sul Corriere di Ragusa da parte dei deputati del M5S-ARS –> http://goo.gl/KzZckg
Che dire?
Premesso che noi siamo d’accordo sul fatto che la prima casa non debba essere toccata;
che è giusto sostenere una famiglia che è stata colpita da un lutto;
tutto ciò premesso, sottolineato, appurato e certificato ci chiediamo e chiediamo:
ma questa baraonda mediatica andava fatta in prossimità di una campagna elettorale, considerato che a Vittoria, tra qualche mese, si voterà per eleggere Sindaco e Consiglio comunale?
Renzi si esibisce prima con i ‘famigerati’ 80 Euro (che, detto per inciso, sono stati pagati dalle Regioni); poi s’inventa i 500 Euro per i diciottenni.
Ora i grillini, in prossimità delle elezioni comunali di Vittoria, tirano fuori una storia – in verità molto confusa – sulla casa restituita alla famiglia Guarascio.
Nulla da dire – lo ribadiamo ancora una volta – su una famiglia sfortunata che merita la solidarietà.
Noi però una domanda la dobbiamo porre: questo sarebbe un modo nuovo di fare politica?
Aggiornamento ore 16 e 45
Comunicato di Mariano Ferro, esponente storico dei Forconi siciliani
Carissimi benestanti grillini le buone azioni non si raccontano, si fanno, specie se si tratta di buone azioni di un certo tipo in momenti particolari, se le racconti perchè ti serve raccontarle cessano di essere buone azioni e diventano strumentalizzazioni. Se poi strumentalizzi in un momento elettorale il sapore diventa addirittura amaro, a volte rasenta quasi la disonestà intellettuale. L’acquisto e la donazione di casa Guarascio vi fa onore, quello che vi fa sembrare due gocce d’acqua con i partiti del sistema è la fretta di averlo voluto raccontare. Non offendete le nostre intelligenze, sapete come e meglio di noi che Renzi continuerà a fare orecchio da mercante fin quando non tirerete fuori le unghie.
Noi non siamo iscritti cinquestelle e purtroppo o per fortuna riusciamo ancora ad esprimere liberamente il nostro pensiero senza rischiare di essere espulsi. Insultateci quanto vi pare ma ancora una volta non riusciamo a frenare la voglia di dire quello che pensiamo. Abbiamo letto il vostro comunicato stampa, e da appartenenti ad un movimento che non può acquistare nulla ci chiediamo: per accendere i riflettori sul disegno di legge voto fermo al Senato sull’impignorabilità della prima casa ed approvato all’ARS il 22 Ottobre 2014 i cinquestelle hanno bisogno di comprare casa Guarascio?
Un movimento votato o anche solo seguito con molta attenzione da dieci milioni di persone ha bisogno di raccontare buone azioni come questa per obbligare un Governo a rimettere in pista un semplice DDL dimenticato in qualche cassetto ? Vi serve l’aiuto di qualcuno per radunarvi con qualche decina di migliaia di persone davanti a Palazzo Chigi e rivendicare l’urgenza di una modifica alla legge ? Non vi è passato per la mente che dichiarando pubblicamente l’operazione prima delle elezioni viene assolutamente meno quello spirito genuino di solidarietà che ci aspetteremmo da voi ? Ricorda la Vanessa Ferreri deputata cinquestelle di essere venuta a Casa Pacetto e che le fu chiesto di adoperarsi per fare un PRESTITO ( prestito) a Robertina (la figlia di Pacetto) per consentire alla famiglia di riacquistare la loro casa e di avere risposto all’istante che non si poteva fare ? Siamo solo sinceramente felici per la Famiglia Guarascio, per il resto buona campagna elettorale.
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