I sindacati fanno male a difendere chi fa ammuino. E’ vero: la norma per sanzionare fannulloni e assenteisti esiste (e tra l’altro è molto cervellotica). Ma chi timbra il cartellino e se ne torna a casa è un truffatore colto in flagrante. Ed è giusto che venga licenziato per rispetto dei colleghi che lavorano e, soprattutto, per rispetot verso i cittadini che pagano le tasse
Niente polveroni, per favore. Con la consueta maestria i vertici sindacali fanno ammuino. Equiparando in una comune, indifendibile difesa fannulloni e assenteisti con i truffatori colti in flagrante. Un modo meschino, ribadiamo, di difendere l’indifendibile.
E’ ovvio che le fattispecie sono diverse. E’ vero altresì che le prime due fattispecie – fannulloni e assenteisti – sono già disciplinate con legge ed è vero che l’accertamento delle prime due fattispecie spesso si presenta lungo e complesso (semmai a questo riguardo si potrebbero, senza pregiudicare i ragionevoli termini a difesa, accorciare i tempi del procedimento), ma, proprio in ragione della complessità dell’indagine, voglio ricordare ai duri e puri che, in moltissimi casi, le accuse di assenteismo o di scarso rendimento sono cadute dopo un esame accurato e sereno delle singole fattispecie. Sarebbe sbagliato dunque volere accumunare ipotesi non assimilabili.
Per esperienza personale ritengo provvido e necessario il provvedimento allo studio, la cui mancanza ha reso cattivi servigi alla Pubblica amministrazione, mortificando la maggioranza dei lavoratori pubblici che si vedono presi in giro da colleghi senza scrupoli. Il provvedimento, per come riportato dagli organi di stampa, prende in considerazione le fattispecie riconducibili alle previsioni dell’art 382 codice di procedura penale, la flagranza di reato, e ne fa la causa sufficiente e necessaria per procedere al licenziamento del soggetto colto in flagranza di reato.
Certo che sapere che si può essere licenziati lo stesso giorno in cui si è barato col cartellino è un bel deterrente!
Non mi pare che ci sia altro. Qualcuno forse potrà obbiettare che il licenziamento è una sanzione eccessiva rispetto al reato, tenuto conto che in fattispecie riconducibili alla truffa non ci sono sanzioni equiparabili, ma questo è già merito. Mi auguro che la norma venga costruita come rilevante penalmente, e quindi applicabile in tutto il territorio della Repubblica, così si eviterà che i nostri sindacati regionali, facendosi scudo della competenza esclusiva in materia di pubblico impiego della nostra Regione facciano le barricate per evitarne l’applicazione.
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