Ad annunciarlo sono circa mille cittadini che vivono nelle periferie che l’AMAT – l’Azienda per il trasporto pubblico della città – ha abbandonato dopo aver ‘riorganizzato’ i servizi. Il tema verrà affrontato domani nel corso di un’assemblea pubblica promossa dalla Quarta Circoscrizione presieduta da Silvio Mondaca. Ieri riunione a palazzo delle Aquile contro le ZTL ‘pirandelliane’. Si profilano ricorsi e, forse, anche un referendum
Un esposto alla magistratura per interruzione di pubblico servizio. Diventa pesante lo scontro tra i cittadini di alcune periferie di palermo e l’Amministrazione comunale. Questo perché in materia di mobilità delle persone il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore alla Mobilità (o immobilità?), Giusto Catania, stanno combinando solo grandi ‘casini’. Non siamo noi a dirlo, ma centinaia di cittadini delle periferie che sono state abbandonate dall’AMAT, l’Azienda per il trasporto pubblico delle persone di Palermo. Del resto, se i cittadini si stanno rivolgendo all’autorità giudiziaria un motivo ci sarà.
Per far partire le tre linee di Tram – che sono state affidate in frett’e furia all’AMAT negli ultimi giorni dello scorso anno – la stessa Azienda per il trasporto della città ha ‘riorganizzato’ i servizi che offre, pensando bene di tagliare alcune linee che collegano il centro di Palermo con le periferie. Risultato: studenti che non possono recarsi a scuola, interi quartieri isolati e altri incredibili disagi.
A questo punto gli abitanti della Circoscrizione abbandonata dall’AMAT hanno deciso di passare all’attacco: “Cittadini e studenti – si legge in un comunicato diffuso dai vertici della Quarta Circoscrizione di Palermo – parteciperanno domani al consiglio straordinario della Quarta Circoscrizione, alle 10,00, nella sede di viale Regione Siciliana 95, indetto su sollecitazione dei residenti delle periferie, fortemente penalizzati dal piano di riordino delle linee AMAT entrato in vigore l’1 gennaio. All’incontro hanno assicurato la loro presenza l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, e i vertici dell’AMAT.
“Chiederemo con forza – dice il presidente della Quarta Circoscrizione, Silvio Moncada – l’immediato ripristino delle linee bus soppresse soprattutto nelle zone di Borgo Molara, Boccadifalco, Baida e Medaglie D’Oro”.
Non è riuscito a placare gli animi neanche il recente provvedimento di ripristino della linea 364. Infatti, tale linea, che collega Borgo Molara e via Aquino al parcheggio Basile attraverso Pagliarelli “ha prodotto una serie infinita di restrizioni alla viabilità di Molara – prosegue Moncada – che hanno creato parecchio malumore sia ai commercianti che ai residenti della zona. Restano a piedi, peraltro, centinaia di studenti a causa della mancanza di collegamento di Borgo Molara con la parte alta di corso Calatafimi, prima assicurato dalla 906, adesso soppressa”.
Alcuni cittadini stanno predisponendo il già citato esposto per interruzione di pubblico servizio e pensano anche di impugnare l’ordinanza di regolamentazione della viabilità di Borgo Molara. Durante il consiglio i cittadini consegneranno la petizione con oltre mille firme raccolte.
Proteste arrivano anche dai cittadini di Boccadifalco e Baida per la soppressione della linea 923. Criticità anche nei quartieri Montegrappa/Santa Rosalia e Cuba Calatafimi. Anche loro saranno presenti domani al consiglio straordinario.
“Rivendicheremo con determinazione all’assessore Catania e all’AMAT – conclude il presidente della Quarta Circoscrizione – il diritto dei cittadini/contribuenti delle periferie di avere garantito il servizio pubblico come avviene nel resto della città”.
E dire che qualche giorno fa Comune di Palermo e AMAT (era presente il presidente dell’Azienda di trasporto, Antonio Gristina) hanno presentato 13 nuovo Scuolabus. Ma, evidentemente, questi nuovi mezzi non saranno stati destinati alle periferie abbandonate dall’AMAT…
Sempre in materia di ‘entropia’ legata alla mobilità delle persone, a Palazzo delle Aquile – sede del Consiglio comunale di Palermo – è andata in scena la protesta di un gruppo di Associazioni (BisPensiero, Vivo Civile, CambiAmo la Sicilia), contrarie alle ZTL ‘pirandelliane’ proposte dall’Amministrazione comunale (sempre dal sindaco Orlando e sempre dlal’assessore Catania). Si tratta della mega-ZTL (Zona a Traffico Limitato) che il Comune vorrebbe istituire non per limitare il traffico in una smisurata area della città, ma per monetizzare il passaggio delle automobili, consentendo al Comune di fare ‘cassa’ per pagare i costi delle tre linea di Tram.
Contrari alle ZTL orlandian-cataniane anche i Verdi e un gruppo di militanti di Rifondazione comunista, il partito dell’assessore Catania.
Di fatto, si tratterebbe della prima ZTL ‘pensata’ (o quasi…) da un’Amministrazione comunale non per ridurre traffico e inquinamento, ma per incrementarlo a pagamento… Una trovata ‘geniale’ degna dei 24 consiglieri comunali che hanno votato questa delibera ‘intelligente’…
Ovviamente, si annunciano ricorsi e anche un referendum.
Visualizza commenti
la parola d'ordine di Orlando fu: "competenza, non appartenenza". in realta si è confuso perchè voleva dire,esattamente, al contrario. Le periferie? guardo l'oltre Oreto e dico : a chi appartengono questi 200.000 abitanti? Facciamo un esempio:il castello della favara. il monumento non è stato inserito nel percorso arabo normanno con la motivazione della mancanza della accessibilità per via delle casupole che ancora insistono davanti al castello .a chi compete buttarle a terra? già espropriate ed ora nuovamente occupate da abusivi,loro dicono, gli amministratori, mentre in realtà sono sempre gli stessi ad abitarci. forse è competenza dei marziani? Qualche giorno fa ho parlato a lungo con L'architetto Savarese,parlavamo della chiesa,da lui restaurata, di San Ciro e di quello che c'è attorno. Savarese parla con competenza e passione ed ha anche le idee chiare,ecco un caso di competenza,solo che, ahimè ! ,non è appartenenza.Il marcio che corrode questa città avanza inesorabile e prende tutti compreso chi, in tre anni ,ha solo saputo chiudere due strade e quattro piazze.