Si sono dati appuntamento a Licata per dire no, ancora una volta, alle trivelle. In particolare, al progetto off shore ibleo, che prevede l’estrazione di gas e la ricerca di petrolio al largo della costa tra Gela, Licata e Ragusa.
Secondo le prime notizie, alla manifestazione organizzata dal Comitato “No Triv” di Licata, stano partecipando un migliaio di persone.
“Vogliamo tutto ciò che ci spetta: strade, ferrovie, bonifiche, valorizzazione di pesca, agricoltura, patrimonio archeologico. Rispediamo a Renzi e Crocetta le trivelle della morte: il nostro mare non si tocca” dicono gli organizzatori.
Alla manifestazione “contro le trivelle e per la dignità” hanno aderito Legambiente e l’Arci.
“Tutti noi, ambientalisti e comitati – dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia -, ci siamo opposti, ci opponiamo e ci opporremo, sempre, a chi intende depredare e saccheggiare il territorio siciliano a uso e consumo delle imprese del nord e internazionali, che lasciano distruzione sotto forma di inquinamento e discariche di rifiuti tossici”.
Per l’associazione ambientalista, infatti, la realizzazione delle piattaforme di trivellazione rappresenta “una minaccia di enormi proporzioni per l’impatto che rischia di avere sull’economia, sull’ambiente e sulla salute dei cittadini di tutta la Sicilia centro-meridionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Arci Sicilia, per la quale il territorio “non può più essere oggetto di devastazioni da parte delle multinazionali e delle lobby di potere economico-politico”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Arci Sicilia, per la quale il territorio “non può più essere oggetto di devastazioni da parte delle multinazionali e delle lobby di potere economico-politico”.
Il corte è partito verso le 10.30 e si è aperto con un messaggio al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, reo “di avere svenduto la Sicilia e la sua città ai petrolieri” che potete ascoltare qui sotto nel video.