Il Punto nascita delle Madonie è stato chiuso per favorire il Punto nascita di Cefalù?

8 gennaio 2016

A quanto pare, nemmeno il Punto nascite di Cefalù raggiunge i 500 parti all’anno. Ma è rimasto aperto. Mentre il Punto nascite di Petralia Sottana è stato chiuso. Perché questa sperequazione? Per favorire Cefalù a scapito degli abitanti delle Madonie? Non solo. Nelle guide internazionali si parla di 1000 parti all’anno indispensabili per essere sicuri e non di 500 parti all’anno. Perché la ministra ha inventato di sana pianta la soglia di 500 parti?

Mentre è in corso la legittima protesta dei sindaci delle Madonie contro la chiusura del Punto nascita di Petralia Sottana (e mentre rimane inspiegabile il silenzio degli abitanti di Santo Stefano di Quisquina, di Bivona e di altri centri dell’Agrigentino che hanno subito la chiusura del Punto nascita di Santo Stefano), siamo andati a spulciare tra le linee guida delle Società internazionali di questo delicato settore della sanità.

La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, dice che l’imposizione di almeno 500 parti all’anno per tenere aperti i Punti nascita è uno standard internazionale. Ma nelle linee guida internazionali c’è scritto che un Punto nascita, per rimanere aperto, deve assicurare almeno mille parti all’anno e non 500 come dice la ministra Lorenzin!

Domanda: allora da dove viene fuori la storia dei 500 parti all’anno? Semplice: l’ha inventato di sana pianta la ministra Lorenzin! Ma, a questo punto, visto che la ministra ha deciso di fare uno ‘sconto’ del 50 per cento sui Punti nascita italiani, perché non fare un ulteriore sconto del 25 per cento, arrivando al 75 per cento, e quindi lasciando aperti i quattro Punti nascita della Sicilia che sono stati chiusi e, cioè, Lipari, Mussomeli, Santo Stefano di Quisquina e Petralia Sottana?

Insomma, le direttive internazionali, a quanto stiamo ci è dato di capire, possono essere aggiornate a piacimento dalla ministra solo per sbaraccare i quattro Punti nascita della Sicilia? Il dubbio, che è più di un dubbio, rimane.

Di più: a noi hanno spifferato che nemmeno il Punto nascita di Cefalù non arriva a 500 parti all’anno: come mai non è stato chiuso? E a noi risulta anche che il Punto nascita di Termini Imerese, solo lo scorso anno, ha superato di appena qualche unità i 500 parti.

Allora perché è stato deciso di chiudere il Punto nascita di Petralia Sottana? Per favorire il Punti nascita di Cefalù che così, sommando le donne partorienti dei paesi delle Madonie, raggiungerebbe i 500 parti all’anno?

Quindi, per favorire il Punto nascita di Cefalù si sacrificano gli abitanti – in questo le donne partorienti – dei centri madoniti? E lo si fa pur sapendo che le strade che collegano i paesi delle Madonie con Termini Imerese e con Cefalù sono quasi tutte scassate? E lo si fa sapendo che in inverno, con la neve, diventano quasi impraticabili?

Certo che la Sicilia tra governo Renzi e governo Crocetta la Sicilia è messa veramente bene.

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