Punti nascita, a Palermo la protesta dei Sindaci delle Madonie

7 gennaio 2016

Domani un corteo dei primi cittadini madoniti partirà da Petralia per arrivare nel capoluogo siciliano dove è previsto un incontro con l’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi e con il nuovo prefetto, Antonella De Miro

I Sindaci delle Madonie portano la loro protesta a Palermo contro l’annunciata chiusura del punto nascita di Petralia Sottana. Una protesta che si rafforza dopo l’avvilente scaribarile tra il Ministero della Salute e la Regione siciliana cui abbiamo assistito nei giorni scorsi e che dimostra la totala mancanza di una volontà politica per risolvere la questione.

Il corteo dei Sindaci partirà domani alle 9.15 da Petralia. Alle 10, il concentramento al bivio di Irosa. Da qui la carovana si metteraà in marcia per raggiungere la Prefettura di Palermo. “Le condizioni della nostra viabilità di certo non consentono alle pazienti trasferimenti rapidi e sicuri da Petralia a Termini Imerese o Cefalu’, chiediamo dunque all’assessorato alla Sanita’ di discutere con le parti sociali del futuro del presidio, valutando piuttosto un potenziamento dell’organico e ottenendo una deroga al decreto ministeriale”, dicono Daniela De Luca segretario Cisl PALERMO Trapani, Lorenzo Geraci segretario Cisl Fp e Gandolfo Madonia responsabile zonale Alte Madonie della Cisl.

“Noi parteciperemo con due macchine – dichiarano il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo e Lillo Spitale, responsabile della lega distrettuale Cgil di Petralia – l’arrivo a Palermo è previsto intorno a mezzogiorno. In autostrada si procederà lentamente, per richiamare l’attenzione delle istituzioni”.

Previsto un incontro tra i Sindaci,  il nuovo Prefetto di Palermo, Antonella De Miro e l’assessore regionale alla Sanità, baldo Gucciardi.

“Ci aspettiamo che l’assessore tenga fede all’impegno preso e con una deroga rimetta subito in sicurezza il reparto con i nuovi organici, con i quali garantire la copertura h 24. Il completamento dell’organico è possibile grazie alle assunzioni previste dai bandi attesi entro gennaio – aggiungono Enzo Campo e Lillo Spitale – Riteniamo ci siano tutti gli estremi per rimettere in operativita’ il reparto. Così sarà possibile ottenere dal ministro la proroga in ottemperanza al decreto Balduzzi, prevista per le isole e per le zone disagiate di montagna”.

Della competenza della Regione di potere intervenire sul caso vi abbiamo parlato qua. 

Della recita a soggetto del PD, partito dell’assessore alla sanità, abbiamo scritto qui. 

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