Il Consiglio comunale convocato a Capodanno per avviare a tempo di record una nuova operazione clientelare: le assunzioni nelle società comunali. Chi pagherà visto che il Comune è in ‘bolletta’? Una nuova ZTL da ‘impiattare’ ai palermitani come una zuppa? E come verranno fatte le nuove assunzioni? Concorsi pubblici o per chiamata diretta in cambio di voti come per i precari made in Sicily? Il PD si ‘ammorbidisce’ e vota a favore della Giunta di Leoluca Orlando. Irresistibile ‘profumo delle clientele’?
Dopo l’approvazione a tamburo battente della convenzione tra Comune e AMAT, per affidare alla stessa AMAT la gestione del Tram (delibera approvata entro il 31 Dicembre dello scorso anno non perché si rischiava di perdere i fondi europei, ma perché a partire da quest’anno il Comune di Palermo avrebbe dovuto ricorrere a un bando aperto anche ai privati, come previsto dai regolamento dell’Unione Europea), il Consiglio comunale ha approvato, sempre a tamburo battente, a Capodanno, una delibera che riguarda il futuro delle società controllate dal Comune.
Difficile (o quasi…) capire il perché argomenti così delicati come la gestione del Tram e il futuro delle società controllate dal Comune debbano essere discussi senza un normale dibattito, ma sempre di fretta, nel caso delle società comunali addirittura a Capodanno, quando non mancano certo i consiglieri comunali che vanno in vacanza. Forse perché la presidenza del Consiglio comunale, piuttosto che rispondere agli interessi della città, risponde agli interessi dell’Amministrazione comunale?
In ogni caso, la delibera è stata approvata. Vediamo quali sono le reazioni.
Rosario Filoramo, capogruppo del PD a Sala delle Lapidi, sede del Consiglio comunale di Palermo:
“Esprimo piena soddisfazione per il voto favorevole che il gruppo del PD in Consiglio comunale ha espresso sulla delibera sulle aziende partecipate – dice Filoramo -. Il lavoro dei singoli componenti del gruppo, in modo convinto, ci ha visti approdare a un voto favorevole all’atto , da quello del presidente della commissione Aziende, Luisa La Colla, che ha seguito i lavori preparatori dell’atto in commissione, per passare a tutti i componenti del gruppo che avevano inserito l’atto tra quelli degni di attenzione e approfondimento, occupandosi di un argomento decisivo per l’efficientamento dei servizi che le aziende comunali rendono ai cittadini. Ho personalmente seguito un percorso di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle associazioni dei cittadini al fine di pervenire alla stesura di quegli emendamenti indispensabili al superamento delle criticità presenti nella proposta, sempre attento a salvaguardare gli aspetti salienti, già condivisi, della proposta”.
“Con i nostri emendamenti – prosegue Filoramo – viene fuori un atto che assicura, attraverso il ricorso al controllo analogo, trasparenza nell’Amministrazione delle aziende comunali e rispetto delle prerogative del Consiglio comunale sugli aspetti statutari. Finalmente sarà possibile restituire a tutti i lavoratori delle aziende partecipate diritti e garanzie troppo tempo compressi dalla crisi finanziaria del Comune. Finalmente le aziende potranno sollevarsi dalla crisi organizzativa e tornare a crescere. Ringrazio tutti i consiglieri del gruppo che, con grande senso di responsabilità, hanno garantito la loro attenzione anche in due giorni quali l’ultimo dell’anno e il capodanno tradizionalmente dedicati alle famiglie e no alle sedute di consiglio comunale”.
Il capogruppo del PD parla del “ricorso al controllo analogo”: si tratta di un nuovo modo di predisporre i bilanci: il Bilancio del Comune e i bilanci delle società comunali. Questi ultimi – cioè i bilanci delle società comunali – dovranno confluire nel bilancio del Comune: cosa che fino ad oggi non è avvenuta. Quando ciò avverrà dovrebbe diventare più chiaro il quadro economico e finanziario delle società comunali.
La vice presidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta, PD, in un’intervista concessa nelle scorse settimane al nostro blog, ha detto che l’Amministrazione comunale non rende noti i dati di bilancio delle società che fanno capo al Comune. E ha precisato che l’Amministrazione comunale ignora il controllo analogo.
Un altro consigliere comunale, Filippo Occhipinti, precisa che i bilanci delle società collegate al Comune, al suo dire, possono essere rintracciati, almeno in parte, tra relazioni semestrali e siti istituzionali. Ma ammette che la commissione consiliare che si occupa di società comunali non viene informata, dall’Amministrazione, sui conti economici delle società comunali. Lo stesso Occhipinti precisa: “Non ho votato la delibera sulle aziende perché, se da un lato restituisce diritti ai lavoratori delle partecipate, dall’altro non risolverà i problemi di efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Servizi poco efficienti non si migliorano spostando personale da una partecipata all’altra, possibilità questa tra l’altro già contemplata da una legge che rende in buona parte superfluo l’intervento del Consiglio. L’atto appare più come la celebrazione di una promessa elettorale fatta ad alcuni lavoratori – continua Occhipinti – oltre ad avere un sapore pre-elettorale per la possibilità di assunzione di alcuni direttori generali. Era necessario un atto di indirizzo per un piano complessivo delle partecipate, non solo in termini di fabbisogno di personale, ma anche di mezzi, tecnologie e nuovi investimenti”.
“Questa amministrazione, come sempre, si muove senza alcuna programmazione, andando per singoli punti ma rischiando così di generare una nuova gestione fallimentare delle aziende. Inoltre – conclude Occhipinti – i continui tagli al personale rendono complicato avviare nuove assunzioni, mentre i nostri giovani emigrano senza alcuna speranza. Questo è un sistema che va cambiato”.
Possibilista Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia: “Dopo una intera giornata e nottata di discussione in Consiglio comunale – dice Figuccia – le forze politiche presenti, hanno approvano un documento che tutti aspettavamo da anni. Questo, se ben utilizzato e non strumentalizzato, potrebbe sancire la fine degli sprechi e la razionalizzazione del personale tra tutte le aziende partecipate del Comune di Palermo. Mi aspetto che da domani l’AMAP non dia più all’esterno i lavori di allacci fognari, l’AMAT internalizzi i servizi di officina e di distribuzione dei suoi prodotti commerciali (biglietti autobus/tram etc.) e così via. Con l’avvio della mobilità tra le partecipate si possono certamente trovare maestranze e professionalità tali da far sì che le aziende non abbiano più bisogno di supporti esterni, con un risparmio non indifferente”.
“Mi auguro – conclude Figuccia – che adesso le operazioni di mobilità, aumento ore, eventuali assunzioni e spostamenti di personale ed avanzamenti di carriera non vengano strumentalizzati da questa amministrazione che corre il rischio di far diventare quanto sopra citato, motivo e leva per la campagna elettorale cui il Sindaco Orlando ha già dichiarato di apprestarsi”.
Positivo il commento di Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione comunista di Palermo. “Finalmente – dice Fumetta – anche a Palermo si può parlare di una riorganizzazione più efficace del personale delle società partecipate del Comune, il che significa innanzitutto – una maggiore qualità dei servizi offerti ai cittadini. Inoltre il consolidamento dei bilanci delle società pubbliche ha di fatto aperto la possibilità a nuove assunzioni in una prospettiva tutta nuova per RAP, ReSet, AMAP e AMAT da società in quasi perenne emergenza a società pubbliche solide e in grado di offrire un servizio degno della quinta città d’Italia. Palermo si è dimostrata ancora una volta in controtendenza con quanto avviene nelle altre grandi città italiane e questo nonostante i continui tagli dei trasferimenti che vengono applicati dai governi nazionale e regionale a guida PD”.
“Mi auguro – conclude Fumetta – che l’Amministrazione comunale proceda sulla stessa strada anche sul fronte della scuola comunale.Iinfatti dopo la firma del patto Palermo Città Educativa occorre trovare le risorse economiche per rilanciare i servizi offerti dalle scuole pubbliche comunali a partire dal tempo pieno e dall’integrazione del personale”.
Luisa La Colla, consigliere comunale del Partito Democratico, in risposta alle accuse di ostruzionismo fine a se stesso, proveniente da più parti, in relazione soprattutto alla delibera sul Tram e le Zone a Traffico Limitato, precisa: “Al contrario di quanto si voglia far credere, i consiglieri comunali del PD non si stanno contrapponendo duramente a Palazzo delle Aquile per il gusto di dire no a prescindere e per conquistare visibilità. Sia chiaro, inoltre, che il PD a Sala delle Lapidi segue le direttive impartite a livello nazionale e provinciale e non esiste alcuna ala oltranzista, ma siamo tutti uniti per un unico progetto: un’opposizione costruttiva che dice no e con fermezza a ciò che ritiene contrario all’interesse comune dei palermitani e che, al contempo, propone azioni per il bene della città”.
Luisa La Colla ricorda due esempi. “Il primo – dice – riguarda l’emendamento dei democratici, presentato da Nadia Spallitta, me, Sandro Leonardi, Giovanni Geloso e Giovanni La Cascio, con cui si è deciso di stanziare per le persone portatrici di gravi disabilità la somma di 200 mila Euro per l’assistenza con lo scopo di garantire un maggiore sostegno a loro e alle rispettive famiglie. Il secondo esempio – aggiunge la consigliera comunale – è rappresentato dai quattro emendamenti alle delibera sulle partecipate, votata durante un’assurda seduta il primo dell’anno, preparati sempre dalla Spallitta, da me e da Leonardi e, poi, condivisi dall’intero gruppo”.
“Il PD – conclude Luisa La Colla – non fa e non farà mai parte della schiera di chi annuisce sempre alla Giunta e, magari, com’è accaduto nel caso di un consigliere su Facebook prima, dà il proprio sì alle ZTL e poi si dispiace per quello che ha fatto”.