La Bella Maria Elena Boschi e il suo epico “Che c’entra!”

30 dicembre 2015

Quando l’ex Ministra Anna Maria Cancelleri è ‘scivolata’ sul ‘caso Ligresti’, la bella Madonna botticelliana del Mugello ha chiesto le sue dimissioni. Oggi che il suo papà è stato ‘beccato’ con il ‘sorcio in bocca’ (il fallimento della Banca Etruria), la bella Maria Elena di dimettersi non ne vuole sentire. E dice: “Che c’entra, mio padre è una persona per bene…”

Tre cose consentono agli essere umani di sopravvivere: l’aria che respirano, il cibo che li nutre e il “Che c’entra!”.

Che c’entra il che c’entra?, vi chiederete stupiti. C’entra, c’entra e come se c’entra!  Il “che  c’entra” è quella frase salvifica che  esprime uno stato d’animo di grande liberazione spirituale e di grande libertà morale, allorché qualcuno ci coglie con il sorcio in bocca e che ci consente di potercela cavare in quelle difficile circostanze. Capite bene allora quanto sia vitale.

Quando commettiamo qualcosa che prima abbiano rimproverato ad altri, cose che abbiamo condannato e vituperato, ebbene, se qualcuno ha la malagrazia, la maleducazione di farcelo notare, ecco la formula salva vita: “Che centra!, la situazione è completamente diversa, le cose stanno diversamente, le contingenze  sono diametralmente opposte. La mia non è maldicenza, io non ho calunniato nessuno, il mio non è un furto, ma quale miseria morale! Ho fatto  quello  che  dovevo fare, ho fatto bene!”.

Gli esempi sono infiniti, ma mi soffermerò sull’ultimo in ordine di tempo, ovvero il “Che c’entra!” della Madonna botticelliana del Mugello, la bella Maria Elena Boschi.

Ricordate? La Boschi, tempo addietro, come semplice (ma secondo me già abbastanza complicata) deputata, criticò, stigmatizzò, condannò la Anna Maria Cancellieri, allora ministro dell’Interno, la quale, dopo il ‘caso Ligresti’ nel quale era rimasta coinvolta, non voleva assolutamente dimettersi, perché era convinta di non avere commesso alcun reato, mentre la Bella sosteneva, giustamente, dico io, che doveva dimettersi perché il sospetto non deve sfiorare la moglie di Cesare.

La Bella dunque, quando suo padre è stato beccato con le mani nel sacco e quindi, per l’effetto, è toccato a lei, ha fatto un uso massivo del “Che c’entra!”: il mio papà non c’entra, il mio papa è un persona per bene, io non c’entro e quindi lasciate mio padre in pace e lasciatemi continuare a fare la mia bella figura nel governo. Ed è rimasta al suo posto.

“O serva Italia, di dolore ostello,
non donna di province, ma bordello!”

 

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