Ci sono argomenti tecnici – come la mobilità del personale dell’Amministrazione regionale – che, forse, andrebbero trattati conoscendo bene il settore. Anche per dare ai lettori un’informazione precisa
Chiedo scusa ai miei 25 lettori se contravvengo alla mia promessa di non tornare più sul problema della mobilità del personale dell’Amministrazione regionale. Ero convinto come ero – e lo sono ancora – che le mie riflessioni sulla questione pubblicate sul blog con il titolo: “Regione: la questione della mobilità non può essere risolto da un governo di quaquaraquà” (come potete legge qui) avesse fornito chiarimenti definitivi, venendo da chi per 5 anni è stato un addetto ai lavori.
Purtroppo, debbo constatare che, tra i miei 25 lettori, non posso annoverare né Marco Romano, giornalista del Giornale di Sicilia, né Lelio Cusimano, opinionista dello stesso giornale, i quali ritornano sugli stessi temi che credevo di avere chiarito.
Mi permetto con tutta umiltà di implorarli di dedicare qualche minuto a quelle mie riflessioni e, forse, prima di ritornare ancora una volta sul tema della mobilità e delle mansioni del personale regionale ci penseranno un pochino.
Sarei poi onorato di un commento, fosse fatto anche per confutare le mie tesi e confondere la mia arroganza.
P.S.
Per agevolare i lettori – e magari anche Marco Romano e Lelio Cusimano – abbiamo riportato subito dopo questo articolo l’articolo dal titolo: “Regione: la questione della mobilità non può essere risolto da un governo di quaquaraquà“. Così sarà più agevole leggerlo, per chi volesse approfondire (o rinverdire) l’argomento.