Elezioni delle presidenze commissioni dell’Ars: lo scivolone dei grillini…

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Giancarlo Cancelleri e Giorgio Ciaccio hanno dimostrato di essere solo pasticcioni e ingenui. Si sono fatti mettere nel ‘sacco’ dal PD, con la ‘fiocina’ di Antonio Venturino. Ma come gli viene in testa di accordarsi con l’UDC di Ardizzone? Che disastro, ragazzi!

Non c’è niente di peggio degli ingenui che cercano di presentarsi come ‘scafati’. Se poi gli ingenui svolgono il ruolo di parlamentari, gli ‘scivoloni’ sono all’ordine del giorno. E’ il caso dei deputati grillini dell’Ars. Abbiamo già segnalato la contraddizione di un gruppo parlamentare che presenta la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e poi partecipa all’elezione per il rinnovo delle commissioni (come potete leggere qui).

Ora emergono altri particolari sul voto per il rinnovo delle commissioni che danno la misura dell’ingenuità dei 14 parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars. Sapete con chi hanno stretto l’accordo i grillini per garantirsi la presidenza della quarta commissione legislativa (Ambiente e Territorio)? Con l’UDC. Cioè con una formazione politica che – anche a Sala d’Ercole – dovrebbe essere alleata del Nuovo Centrodestra Democratico, ma che invece, alla fine, ha accettato o si è mossa in autonomia solo per garantire la poltrona di presidente della commissione Bilancio e Finanze a Vincenzo Vinciullo. Risultato: Vinciullo, che era il vice presidente facente funzione di questa commissione (che, detto per inciso, è la più importante commissione legislative dell’Ars insieme con la commissione Sanità), è stato eletto presidente. Mentre l’UDC e il Movimento 5 Stelle sono rimasti a bocca asciutta.

Se facciamo il calcolo, notiamo che quattro commissioni sono andate al PD: Mariella Maggio va alla presidenza della già citata quarta commissione (Ambiente e territorio); Giuseppe Laccoto va a presiedere la terza commissione (Attività produttive); Pippo Di Giacomo viene confermato alla presidenza della commissione Sanità; e Concetta Raia va a presiedere la commissione per l’Unione Europea.

Sicilia Futura, il Movimento che fa capo a Totò Cardinale da Mussomeli arraffa la presidenza della prima commissione (Affari istituzionali) con Salvatore Cascio e la quinta commissione (Lavoro e cultura) con il riconfermato Marcello Greco.

Restano senza presidenze i grillini (che sono fuori anche dal Consiglio di presidenza dell’Ars, i socialisti (dove sono confluiti gli ex del Megafono) e Sicilia Democratica, Movimento, quest’ultimo, che con la scomparsa di Lino Leanza è ormai in via di ‘decomposizione’ politica.

Quanto accaduto – con i grillini, che con 14 deputati su 90 sono riusciti a restare fuori sia dal Consiglio di presidenza del Parlamento e a non prendere nemmeno una presidenza di commissione – dà la misura dell’ingenuità di questi ragazzi. Se non avessero partecipato al voto sarebbero usciti dall’Aula a testa alta dicendo: “Noi vogliamo mandare a casa Crocetta e vogliamo sciogliere questo Parlamento”. Invece si sono infilati nei ‘giochi’ parlamentari contro i ‘lupi’ del PD, che ‘scafati’ lo sono per davvero.

In un solo colpo i grillini hanno fatto perdere credibilità politica alla mozione di sfiducia a Crocetta e hanno fatto la parte degli ingenui.

Quanto alle alleanze, ragazzi: ma come vi viene in testa di stringere un accordo con l’UDC e con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, persona degnissima, per carità, che alla fine si sarà magari accordato su Vinciullo. Cosa pensava Giancarlo Cancelleri, che si atteggia a ‘Papa grande’ dei grillini dell’Ars, che i socialisti di Antonio Venturino gliela lasciassero passare liscia? E cosa combina Giorgio Ciaccio, ‘tessitore’ di tele che si stracciano mentre il gioco è in corso? Ragazzi, siamo all’Abc…

Insomma, signori deputati grillini, se dovete fare gli accordi con i diavoli, beh, scegliete i diavoli giusti e non quelli che non hanno nemmeno la capacità di guadagnarsi uno strapuntino nel fuoco dell’Inferno…

 

 

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