La farsa dei tecnici nel Governo Crocetta: ci prendono per scemi?

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Apparentemente. Nessuno di quelli che, invece, li hanno mandati e li hanno imposti a Crocetta ci mette la faccia, ma una cosa è sicura: i tecnici risponderanno solo a chi li ha indicati, anche se sottobanco, e che così crede di salvare la sua verginità

Gli antichi romani, quando lo Stato versava in grave pericolo e i mezzi ordinari si rivelavano inadeguati a fronteggiarlo, ricorrevano ad una carica straordinaria, quella del dittatore, il quale, munito di poteri speciali, al di fuori delle ordinarie cariche dello Stato, affrontava l’emergenza.
Il suo incarico non era revocabile, cosa molto importante, e durava sei mesi.
Ovviamente, tutte le decisioni assunte e le azioni intraprese dal dittatore per la salvezza dello Stato erano assunte e intraprese in piena autonomia e non erano oggetto di ratifica da parte del Senato e nemmeno di discussione.
E il perché è ovvio. Se gli organi ordinari hanno fatto un passo indietro per loro intrinseca riconosciuta inadeguatezza, e hanno per cosi dire chiesto ad altri di ricercare quella soluzione che loro non hanno trovato, sarebbe contraddittorio, se non addirittura illogico che l’operato del dittatore venisse messo in discussione proprio da chi quel potere non ha più per avervi spontaneamente abdicato.
Sarebbe come se un malato che si è rivolto al medico poi ne contestasse la diagnosi o le terapie.

L’esempio più luminoso nella storia romana è quello di Lucio Quinzio Cincinnato, il quale, chiamato per fronteggiare gli Equi che minacciavano la sopravvivenza di Roma, li affrontò e li sconfisse. Quindi depose la carica e se ne tornò a coltivare il suo campicello.

Veniamo ai pronipoti caserecci di cotanti antenati.
Nel nostro caso i tecnici dell’ultimo (in ordine di tempo) governo Crocetta apparentemente sono venuti dal nulla. Nessuno li ha indicati, non hanno padri e mandanti. Apparentemente. Nessuno di quelli che, invece, li hanno mandati e li hanno imposti a Crocetta ci mette la faccia, ma una cosa è sicura: i tecnici risponderanno solo a chi li ha indicati, anche se sottobanco, e che così crede di salvare la sua verginità
E se è così, i cosiddetti tecnici ovviamente cessano di essere tecnici, ma diventano politici, o, peggio, uomini di paglia, teste di legno di chi regge i fili che li fanno muovere e che insomma governeranno col periscopio, al riparo dello schermo del tecnico, al quale sono liberi di imputare le scelte impopolari.
Presidente Crocetta, la chiarezza è come il coraggio:uno non se la può dare.

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