Dopo la sentenza sull’impianto satellitare che la Marina USA ha piazzato in provincia di Caltanissetta, cosa resta del Consiglio di Giustizia Amministrativa? A leggere l’attuale composizione sembra di essere dinnanzi al braccio armato del governo centrale…
“Pericolosissima è l’ingiustizia munita di armi”, ammoniva Aristotele.
Il Consiglio di giustizia amministrativa è un organo giurisdizionale che riproduce in Sicilia il Consiglio di Stato. E’ composto da giudici amministrativi designati dallo Stato e di componenti designati dalla Regione.
A leggere l’attuale composizione del Consiglio di giustizia amministrativa di parte statale si ha come l’impressione di trovarsi di fronte a un commando dello Stato .
Ne parla in altra parte del blog Antonella Sferrazza nel suo intervento, che vi invito a leggere e meditare, dove commenta la decisione del Consiglio di ribaltare la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che aveva giudicato illegittima la creazione del MUOS in Sicilia. Da oggi il MUOS ha licenza di inquinare e forse anche di uccidere.
I NO MUOS hanno fatto ricorso facendo rilevare che tutti i giudici del Consiglio sono stati consiglieri e capi di gabinetto di ministri tuttora in carica. Ministri di un governo che, appunto, ha fatto ricorso contro la sentenza del TAR. Poiché dei rappresentanti del governo regionale tacere è bello (politici a fine corsa,avvocati di manzoniana memoria, anime belle e silenziose) i ricorrenti avanzano il sospetto che l’organo supremo della giustizia amministrativa in Sicilia sia diventato il braccio armato del governo centrale.
Io spero che non sia così, ma se fosse, un altro bel pezzo di Autonomia se andrebbe a farsi benedire con la silenziosa complicità di Crocetta al quale manca la dimensione politica e culturale per capire l’importanza del problema.
La fine della democrazia è sempre annunciata dalla fine della certezza del diritto. Ricordate il Ministro Padoan,che ha “bacchettato” la Corte Costituzionale per non avere considerato gli effetti sociali di una sua sentenza! Non capendo, l’insigne economista, che, così facendo,via via scendendo, si può arrivare a bandire dalla società quelli che hanno il cognome tronco!
La fine del diritto è un dato, in Italia, ed è sancita dal sistema di designazione politica dei giudici(i quali poverini non che rifiutare con sdegno di accedere alle cariche,vi si sono acconciati comodamente!). E così è nato il diritto di destra e il diritto di sinistra. Noterete che, immancabilmente, nelle sentenze in cui sono presenti le due componenti, i giudici designati o eletti dalla destra arrivano sempre a conclusioni tecniche curiosamente opposte a quelli designati dalla sinistra e viceversa.
Addio” iustitia fundamentunm regnum”
Io mio chiedo perché il Consiglio superiore della Magistratura non elimina questa brutta prassi dei comandi dei giudici nell’amministrazione statale. Forse che questa non ha al suo interno risorse adeguate? Perché i ministri si circondano di magistrati? Cui prodest?
Sono proprio un ingenuo,vero? Ma questo nostro paese,che paese e?
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