Si tratta ovviamente di una sfortunata coincidenza (!),ma ci vuole una dose cavallina di malafede per non vedere che le quattro regioni a maggior tasso di disoccupazione (Sicilia, Campania, Puglia e Calabria), sono quelle a maggior tasso di mafiosità…
I dati sulla disoccupazione in Sicilia sono tragici per chi li subisce, vergognosi per chi ne è causa, ludibrio per chi non vi pone rimedio. Rimedio vero, non come quelli di Crocetta che li interpola giocando con i dati dei precari (occupati con il denaro del contribuente) e con “i superfantasmi del lavoro nero” (mandi in giro qualche ispettore del lavoro in più, piuttosto!).
.Tutto questo però per misconoscere una realtà che ad un antimafioso spietato come lui è tuttavia sfuggita.
Si tratta ovviamente di una sfortunata coincidenza (!),ma ci vuole una dose cavallina di malafede per non vedere che le quattro regioni a maggior tasso di disoccupazione (Sicilia, Campania, Puglia e Calabria), sono quelle a maggior tasso di mafiosità.
E’ sfuggito a lui e a tutti i politici siciliani che, a giudicare dal loro silenzio peloso, non mi pare abbiano colto la sfumatura.
Glielo ripetiamo in grassetto:
DOVE C’E’ MAFIA NON C’E’ SVILUPPO!
E’ questa la vera,tragica notizia di Eurostat, ma come tutte le notizie vecchie, non interessa più e farà la stessa fine del rapporto CENSIS del 2012, il rapporto sul ‘Condizionamento delle mafie sull’economia, sulla società e sulle istituzioni del Mezzogiorno”.
Da quell’indagine emerse che in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia si registrava una maggiore presenza delle organizzazioni criminali.
Dati impressionanti, se si considera che è coinvolto il 22% della popolazione italiana, si legge nel rapporto.
Infatti il Pil medio pro capite delle quattro regioni è il più basso del Mezzogiorno e il tasso di disoccupazione il più alto.
Una situazione che contribuisce a creare il divario tra Nord e Sud, altro che lavoro nero!! Gli indicatori sociali ed economici dimostrano che la Sicilia, la Calabria, la Puglia e la Campania, sono le 4 regioni più lontane dal resto del Paese con un Pil pro capite sotto il 75% della media europea e il 65,7% della media nazionale”
Il che, se tanto mi dà tanto, significa che senza l’ipoteca mafiosa il prodotto interno lordo della Sicilia e dell’intero mezzogiorno sarebbe uguale a quello del nord.
Noi tutti ci saremmo aspettati che di fronte a quei dati l’intero paese insorgesse, che, dal Presidente Napolitano (!) a scendere, tutti si armassero e organizzassero una vera e propria crociata contro la delinquenza organizzata e che in poco tempo il sud sarebbe stato liberato dalle sue piaghe secolari. Certo, il rapporto è stato apprezzato, per carità, ma, sempre di uno studio si trattava, e gli scienziati, si sa, talvolta si fanno prendere la mano dai loro
Perché Crocetta e i suoi sodali politici dovrebbero pensarla diversamente? Si fa una così bella vita con l’antimafia fatta per bocca …