La politica, come la vita, è fatta a scale: c’è chi scende e c’è chi sale. Dopo essere stati in alto per un bel periodo di tempo, tra Governo Lombardo e Governo Crocetta, è arrivato il tempo della discesa: brusca per l’ex presidente di Confindustria Sicilia, e sempre e comunque discesa per l’ex senatore Giuseppe Lumia e per l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta
Sono stati potenti. Molto potenti. Ma oggi sono in ribasso. Sono gli scherzi della politica: oggi in alto, domani in basso. Sì, alti e bassi. Anche se nei casi di Antonello Montante, Giuseppe Lumia e Rosario Crocetta gli alti per i citati tre sembrano un pallido ricordo (almeno per ora, perché in politica tutto è possibile, talvolta anche ciò che sembra impossibile).
Il primo – Montante – ex presidente di Confindustria Sicilia – è il più ‘ammaccato’ di tutti (almeno per ora). Sotto processo, la sua posizione non sembra semplice. Anche se su Il Foglio dello scorso 17 ottobre le cose, per come sono descritte, sembrano diverse:
“A Caltanissetta l’inchiesta su Antonello Montante prosegue, nascono nuovi frutti, fenomeno singolare, da un ramo nel frattempo seccatosi. Annunciata dagli stessi pm nisseni la inconsistenza del capo di imputazione originariamente contestato all’ex dirigente di Confindustria, nello stesso momento gli inquirenti ne avevano annunciato l’arresto, non più per concorso esterno con Cosa nostra bensì per corruzione di pubblici ufficiali al fine di essere illecitamente informato sulla indagine, inconsistente, che lo riguardava. Una lieve sensazione di vertigine a questo punto è comprensibile nel lettore ma è bene che si metta comodo perché le complicate evoluzioni non sono finite. La nuova indagine ha ripercorso non solo i contatti dell’indagato con chi poteva dargli notizie sull’inchiesta ma la sua complessiva rete di relazioni. Una rete assai ampia com’è ovvio per un dirigente regionale e poi nazionale di Confindustria, subito definita da stampa e inquirenti ‘il sistema Montante’. Ora, questa è la notizia, un nuovo frutto, il terzo si aggiunge alla pianta che si era seccata. È nata una terza tranche dell’inchiesta nella quale è ora indagato Giuseppe Lumia, pezzo grosso della ‘antimafia’ politica ed ex presidente della commissione parlamentare nazionale apposita. Un frutto però che già nasce male. L’agenzia ANSA si premura infatti di avvertire che comunque è probabile che la posizione di Lumia verrà archiviata, deduzione che nasce dalla mancanza, scrive l’agenzia, di uno specifico capo di imputazione, ennesimo aspetto singolare di tutta la vicenda che intanto venerdì arriverà di fronte al gup nella sua prima tranche, quella relativa a Montante”.
Da allora ad oggi è passato quasi un mese. Non ci sono state novità. E questo articolo è comunque stato scritto dopo la rocambolesca perquisizione in casa di Montante, dove ne sono successe di tutti i colori.
Interessante, anche, un’intervista all’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, pubblicata dal quotidiano La Sicilia.
A un certo punto il giornalista chiede a Crocetta notizie sul finanziamento illecito ai partiti nell’inchiesta Montante, sottolineando la presenza di “accuse circostanziate”. Crocetta risponde così:
“Ma quale circostanziate! Mi dicono che ho preso un milione di euro. Ma dov’è? Io non so manco com’è fatto un milione di euro. I finanziamenti per la mia campagna elettorale sono di 40mila euro, tutti tracciabili, da imprenditori di Gela. Che, per conoscerli, non avevo bisogno che me li presentasse Montante. Anzi, uno che dicono che mi ha dato 250mila euro, Navarra, manco lo conosco”.
Il giornalista lo incalza e, a proposito di Montante, gli ricorda la sua dichiarazione a Report, quando Crocetta ha detto: “Credevo che Montante fosse uno dei servizi segreti”.
L’ex presidente della Regione risponde così:
“Ho detto quello che ho sempre pensato. E che pensavano tutti e nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo. Lui controllava tutto e tutti, sapeva tutto. Sempre assieme a magistrati, alti ufficiali, gente potente. Sa, uno di questi può fare di tutto, ha le coperture giuste. Poi magari avrà esagerato, l’hanno preso in castagna. E allora chi lo copriva gli avrà detto: ‘Adesso sono cazzi tuoi…’”.
In un passaggio successivo dell’intervista il giornalista gli ricorda che l’ex senatore Lumia ha definito Montante “double face”. E qui Crocetta sbotta un po’:
“Se l’ha detto, allora Lumia è un paraculo. Perché se le accuse contro Montante sono vere, allora Lumia non poteva non accorgersi di nulla. E se invece Montante è innocente e Lumia parla così di lui… sempre un paraculo è”.
Storie di ex potenti, oggi un po’ in basso dopo una lunga stagione in alto. Alti e bassi.
Insomma: Lumia che parla di Montante, Crocetta che parla di Lumia. Chissà cosa direbbe oggi Montante di Lumia e di Crocetta…
QUI L’INTERVISTA DI ROSARIO CROCETTA SU LA SICILIA
Foto tratta da corriere di gela.com
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