“I disservizi nei collegamenti marittimi sono all’ordine del giorno,- scrive il magistrato, Angelo Giorgianni- e le situazioni pericolose si ripropongono”
Trasporti marittimi in Sicilia sempre più nella tempesta. Mentre la magistratura continua ad indagare per capire chi siano tutti i protagonisti di quel “romanzo della corruzione” venuto fuori con l’inchiesta Mare Mostrum (inchiesta che, come potete leggere negli articoli correlati, ruota intorno alle famiglie di armatori Morace-Franza e che coinvolge politici di ogni schieramento), e mentre il dossier sul settore è finito pure sui tavoli dell’Antitrust europea (per lampanti sospetti di monopolio), a continuare a pagare il conto di una situazione che definire opaca è un eufemismo, sono sempre i siciliani. Tutti i siciliani, perché parliamo di fondi pubblici, evidentemente gestiti in maniera alquanto ‘allegra’ (tant’è che il CGA ha ipotizzato un danno erariale), ma, in particolare quei siciliani che vivono nelle isole minori e che devono subire oltre al danno, la beffa di servizi che fanno acqua da tutte le parti.
Non a caso, quella appena trascorsa è stata un’altra estate da incubo. Disservizi continui che hanno fatto infuriare anche i turisti. Ma i problemi sono quotidiani e non solo estivi e restarne vittime, come detto, sono, soprattutto, i siciliani che vivono nei nostri arcipelaghi. Per i quali la misura è colma. Tant’è che stanno pensando di difendersi attraverso una class action, ovvero un’azione legale collettiva contro i gestori del servizio, alias, la SNS
“I disservizi nei collegamenti marittimi sono all’ordine del giorno,- scrive il magistrato, Angelo Giorgianni- i passeggeri subiscono soppressioni di corse e ritardi (per avarie e fermi di mezzi tecnicamente inidonei), variazione unilaterali degli orari delle corse, e resta attuale anche il problema dei rischi per la sicurezza dei passeggeri”.
Non solo. Si sottovaluta anche il pericolo di mezzi non adeguati: “Le situazioni pericolose si ripropongono nonostante le segnalazioni precedenti e le sollecitazioni alla società e gli impegni assunti da quest’ultima a risolvere il problema”, prosegue il magistrato che ci mostra alcune foto relative ad un aliscafo in partenza da Stromboli, per Panarea, Lipari, Vulcano e Milazzo di qualche giorno fa, le vedete qui.
“Come nei giorni scorsi anche oggi i bagagli limitavano le vie di fuga ed ostruivano le uscite di sicurezza, a riprova della ricorrenza di questa situazione pregiudizievole per la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi.
Non ci vuole la sfera di cristallo per prevedere che anche domani e nei giorni a seguire si riproporrà la stessa situazione se nessuno interviene. Le foto peraltro, si commentano da sole, anche per la presenza di passeggeri, senza posto e costretti a sedersi a terra”!
“In assenza di interventi adeguati per risolvere disservizi e problemi di sicurezza, devo convenire che la strada obbligata è la Class Action”.
Martedì è prevista una riunione per discuterne i termini.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal