Il comunicato stampa del Governo regionale di Nello Musumeci è roboante e auto-celebrativo: però la notizia c’è: stanno finalmente controllando una nave carica di grano canadese arrivata a Pozzallo. Era ora! Si vede che la protesta dei pastori ha dato la ‘sveglia’ a Musumeci e compagni. Salutiamo con grande favore la svolta del Governo siciliano e aspettiamo gli esiti di questi controlli
Non ci possiamo credere: il Governo regionale di Nello Musumeci, dopo quasi un anno di ‘annacamento’, ha avviato i controlli sul grano che arriva in Sicilia con le navi.
Leggiamo infatti in un comunicato ufficiale di Palazzo d’Orléans, sede della presidenza della Regione siciliana:
“Prosegue costante l’attività di controllo della Regione Siciliana (ma perché la ‘S’ maiuscola?) sui prodotti agroalimentari. E’ in corso, in questo momento, infatti, una verifica, da parte dell’assessorato all’Agricoltura, sulla nave ‘Vitosha’, approdata questa mattina intorno alle 8 al porto di Pozzallo, nel Ragusano. A bordo un carico di circa otto mila tonnellate di grano duro proveniente dal Canada e destinato ad alcuni mulini siciliani. La nave – che batte bandiera maltese ed è affidata a una compagnia marittima bulgara – nei giorni scorsi ha fatto scalo a Bari, dove sono state scaricate appena 26 tonnellate di cereali, controllate dalle autorità pugliesi”.
La “costante attività” ci sembra una mezza presa in giro: diciamo che con la protesta dei pastori sardi e con il fatto che l’agricoltura siciliana potrebbe cominciare a ribellarsi il Governo Musumeci si è dato una mossa.
“Tolleranza zero – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – con chi pensa di introdurre in Sicilia merce non in regola con le norme sanitarie, specie se si tratta di prodotti destinati all’alimentazione. Abbiamo intensificato i controlli e ringrazio di questo il Corpo forestale e il Servizio fitosanitario regionali che, da questo governo, hanno avuto direttive chiarissime in merito. Vogliamo, da un lato, salvaguardare la salute dei cittadini, dall’altro tutelare i nostri produttori agricoli”.
“Per verificare la regolarità del carico e dell’importazione – leggiamo sempre nel comunicato – è in campo e sta operando una task force composta dal Servizio fitosanitario della Regione – cui è demandato il compito di emettere la certificazione fitosanitaria relativa al carico e quindi l’autorizzazione all’importazione – dal Nucleo operativo del Corpo forestale regionale, dall’Ispettorato centrale repressione frodi e dalla Sanità marittima”.
“In un momento di particolare crisi, relativa ai prezzi del frumento e del latte – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera – si intensifica l’attività di verifica della Regione a tutela della salute pubblica e degli interessi degli agricoltori. Azioni strette sui controlli, limitando la concorrenza sleale, alla quale sono state per anni sottoposte le produzioni agricole siciliane, consentono altresì di porre in essere attività di tutela dei livelli dei prezzi e di salvaguardia dei nostri prodotti”.
Sante parole! Se quello che leggiamo è vero siamo davanti a una svolta.
Nel comunicato leggiamo anche i dati di una Scheda/Controlli sui prodotti agroalimentari in Sicilia:
“Sui prodotti agroalimentari in import/export in Sicilia nel 2018 sono stati effettuati oltre 1.300 controlli nei porti, aeroporti, grande distribuzione alimentare (Gdo), mercati all’ingrosso e magazzini. A seguito di queste verifiche è avvenuto, tra gli altri, il respingimento, al largo di Pozzallo, di una nave con cinquemila tonnellate di grano e il sequestro, all’interno di un’importante catena della grande distribuzione organizzata (denunciata per frode in commercio), di limoni verdelli spacciati per biologici siciliani che, a seguito del relativo controllo, sono risultati essere di provenienza nord africana”.
“La macchina dei controlli è stata ulteriormente rafforzata con l’istituzione presso l’assessorato dell’Agricoltura di un Tavolo tecnico multidisciplinare, cui fanno parte tutti i soggetti istituzionali che in Sicilia hanno competenza sui controlli. Un gruppo di lavoro multiforze composto da: Corpo forestale regionale, Ufficio delle dogane, Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), Servizio fitosanitario regionale e Ispettorato centrale repressione frodi che, a partire dal 2019, effettuerà azioni sinergiche in grado di mettere insieme le differenti tipologie di controllo. Più di un centinaio di controlli nelle varie province dell’Isola, da parte del Servizio fitosanitario regionale e di lotta alla contraffazione, sono stati effettuati per verificare la tracciabilità dei prodotti in import, compreso il legname”.
I contenuti di quest’ultima parte del comunicato suonano nuovi: come mai, infatti, di tutti questi controlli non è stata data pubblicità?
In ogni caso, c’è un fatto positivo: e noi lo registriamo. Aspettiamo di conoscere gli esiti di questi controlli.
Foto tratta da madeinitaly.org
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