Mentre Palermo continua ad essere immersa nei rifiuti non possiamo non interrogarci sulla TARI: è corretto far pagare ai palermitani un Tassa sull’immondizia così ‘salata’ per avere in cambio un servizio disastroso? Le associazioni dei consumatori e i consiglieri comunali che dicono? Le assunzioni a ridosso delle elezioni e i veleni che si sprigionano dai roghi dei rifiuti
Da quasi un anno, tra alti e bassi, la racconta dei rifiuti, a Palermo, è un disastro. Ci sono quartieri dove le discariche a cielo aperto sono la regola. la settimana prima di Natale il Comune ha ‘scoperto’ di non avere i soldi per pagare i dipendenti della RAP, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Di fatto – e siamo già oltre Natale, nella settimana che precede Capodanno – i dipendenti della RAP stanno lavorando senza aver percepito gli stipendi!
IL CONTRATTO CON LA RAP – Ci aspettavamo – non ora, ma la scorsa settimana – la proclamazione dello sciopero da parte dei sindacati: perché il Comune di Palermo non può non onorare il contratto di servizio con la RAP. E, soprattutto, non può comunicare, a ridosso del Natale, di non avere soldi. Invece, da parte dei sindacati, non è arrivata alcuna comunicazione ‘guerrafondaia’: siamo a Natale, serve senso di responsabilità da parte dei lavoratori.
E il Comune di Palermo che non ha onorato quanto previsto dal contratto di servizio con la RAP che “senso di responsabilità” avrebbe dimostrato?
Altra domanda: per caso i sindacati ai quali sono iscritti i lavoratori della RAP sono gli stessi che hanno annunciato la mobilitazione contro la manovra economica e finanziaria del Governo nazionale che introduce il reddito di cittadinanza, porta a 78o euro mensili le pensioni minime e comincia a sbaraccare la legge Fornero?
LA SCENEGGIATA DELLA COMMISSIONE – Un contratto di servizio lega Comune e RAP. E’ il Comune che deve erogare alla RAP i fondi per pagare il personale. E non lo sta facendo. E dovrebbero essere i vertici della RAP a chiedere conto e ragione al Comune della mancata erogazione dei fondi. Invece assistiamo – basiti – al Comune di ‘nomina’ una commissione per verificare l’operato dell RAP. Ed è anche logico, oltre che tragicomico, dal momento che è il Comune a nominare i vertici della RAP.
Ma così facendo non si umiliano i lavoratori della RAP che, alla fine, stanno lavorando anche senza stipendi? I sindacati che ne dicono?
LA TARI CON LA CITTA’ SOMMERSA DAI RIFIUTI – A Palermo la TARI si attesta intorno a 125 milioni di euro all’anno. Con un’evasione del 30%. Ci saranno i furbi, certo. Ma, in buona parte, chi non paga la TARI non è più nelle condizioni di pagarla. La città è sempre più povera (e sempre più tartassata dalla pressione fiscale elevata).
Ma alla luce di quello che sta succedendo una domanda sembra d’obbligo: è giusto pagare una TARI così ‘salata’ per avere in cambio un servizio che definire scadente è eufemistico? Che ne dicono le associazioni dei consumatori? Che ne dicono i consiglieri comunali?
TANTILLO E LE ASSUNZIONI – Su palermotoday leggiamo la seguente dichiarazione del consigliere comunale di Forza Italia, Giulio Tantillo:
“Emergenza rifiuti, vertici Rap a Sala delle Lapidi: “Piano straordinario per ripulire la città. Il sindaco prenda atto che la RAP ha bisogno di personale soprattutto per la raccolta dei rifiuti e per la pulizia giornaliera. Mancano ben 500 unità e quelli che sono in servizio non possono sopperire a questa assurda situazione. Il tempo dello scaricabarile è finito occorrono fatti concreti e tangibili. Subito la nomina del direttore generale, nelle more del concorso, per poter supportare le scelte aziendali a partire da quelle organizzative. Il rimpasto della Giunta può attendere, la città no”.
Ma la RAP non conta, oggi, circa mille e 800 dipendenti? O forse ci siamo persi qualcosa? Ma se il Comune non ha i soldi per pagare gli attuali dipendenti come farebbe a pagarne altri 500?
Per caso a lanciare la proposta di 500 nuove assunzioni è lo stesso Tantillo che danno come candidato alle elezioni europee?
I ROGHI DI RIFIUTI E LA DIOSSINA – Intanto in città i cittadini, esasperati, danno fuoco all’immondizia. Il problema è che, dando alle fiamme i rifiuti, si sprigionano nell’aria sostanze dannose per la salute, a cominciare dalla diossina. Ma almeno una campagna di informazione per dire ai cittadini che il ‘rimedio’ del fuoco è pericoloso no?
Foto tratta da ctsnotizie.it
Rifiuti abbandonati (e dati alle fiamme) a Palermo, il Comune prende in giro se stesso e i cittadini
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