Si tratta del disegno di legge che il Governo Musumeci ha già inviato all’Assemblea regionale siciliana. Con molta probabilità, la magistratura contabile – che il 20 novembre ha convocato ‘in contradditorio’ il Governo siciliano – vuole capire se si stanno rispettando le prescrizioni inserite la scorsa primavera in sede di ‘parifica’
Un’altra ‘tegola’ si è abbattuta sul Governo regionale di Nello Musumeci. I giudici della Corte dei Conti, che la scorsa primavera hanno ‘parificato’ il Bilancio regionale 2017 con alcune prescrizioni, non sembrano molto convinti del disegno di legge sul Rendiconto 2017 già inviato dal Governo all’Assemblea regionale siciliana. Così – questa la notizia piuttosto ‘pesante’ – i giudici contabili hanno convocato il Governo, per un ‘contradditorio’, il prossimo 20 novembre.
La notizia arriva dopo che la stessa Corte dei Conti ha ‘bocciato’ il ricorso presentato dal Governo regionale, che ha provato ad aggirare le prescrizioni della magistratura contabile al Bilancio 2017. In occasione della ‘parifica’ del Bilancio 2017, la scorsa primavera, i giudici contabili hanno invitato la Regione ad effettuare una manovra da 2 miliardi di euro.
Il Governo, come già ricordato, ha provato ad aggirare questa prescrizione presentando un ricorso. Un tentativo, suffragato da alcuni passaggi contabili piuttosto controversi, di ridurre la manovra, per il 2019, da quasi 2 miliardi di euro a poco più di 500 milioni di euro.
Ma la Corte dei Conti, ‘bocciando’ il ricorso, ha imposto alla Regione, per la seconda volta, la manovra da poco meno di 2 miliardi di euro (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Ora arriva la nuova ‘botta’: i giudici contabili vogliono vedere meglio il disegno di legge sul Rendiconto 2017 approntato dal Governo regionale e già all’esame dell’Ars (che in realtà non ha ancora iniziato ad esaminarlo).
Il messaggio è tutt’altro che ‘tranquillizzante’: dopo aver respinto il citato ricorso del Governo, che contestava la manovra da quasi 2 miliardi di euro, i giudici contabili vogliono capire che cosa c’è scritto nel Rendiconto. E’ successo ‘qualcosa’ dopo la ‘parifica’? Mistero.
Il problema, apparentemente ‘ragionieristico’, in realtà è politico: perché è anche in funzione del Rendiconto del 2017 che si ‘sistemano’ i conti del 2018 e si mette a punto la manovra economica e finanziaria del 2019.
Ieri, forse un po’ troppo baldanzosamente, il Governo regionale ha annunciato che è arrivato in Giunta (ma sarà vero?) il disegno di legge su Bilancio e Finanziaria 2019, che dovrebbe essere approvato entro il prossimo 31 dicembre per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio.
Ora viene fuori che il Governo deve ancora sistemare il Rendiconto 2017. Per cui, sotto il profilo strettamente tecnico (problema che non riguarda il presidente della Regione e l’assessore all’Economia, ma i ‘tecnici’ dell’assessorato all’Economia), la domanda è la seguente: come può essere in Giunta il disegno di legge su Bilancio e Finanziaria 2019 se sono ancora in discussione le risultanze contabili del Rendiconto 2017?
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