Oggi, 15 Maggio, ricorre l’anniversario dell’Autonomia siciliana. Era il 1946 quando, dopo rivendicazioni e lotte del popolo siciliano, re Umberto II firmò lo Statuto speciale. Un patto tra Palermo e Roma che sanciva la rinuncia all’anelito di indipendenza e il riconoscimento di prerogative sacrosante. Vogliamo celebrare questa ricorrenza con le parole di uno dei pochissimi Presidenti della Regione al servizio dei siciliani. Parliamo di Piersanti Mattarella e di quando, dinnanzi al Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, in visita a Palermo, difese strenuamente l’Autonomia…Cosa che aveva fatto anche davanti ad un burocrate europeo. Con grande lungimiranza, infatti, aveva intuito che dall’Unione Europa sarebbero arrivati guai…Inutile aggiungere che politici di tale caratura non se ne vedono più…
Come celebrare l’anniversario dell’Autonomia siciliana? Era il 15 Maggio del 1946 quando, dopo rivendicazioni e lotte del popolo siciliano, re Umberto II firmò lo Statuto speciale. Un patto tra Palermo e Roma che sanciva la rinuncia all’anelito di indipendenza dei siciliani in cambio del riconoscimento di prerogative sacrosante. Del tradimento di questo patto- tradito da politiche romane predatorie avallate dagli ascari siciliani- vi abbiamo parlato più volte.
Come celebrare, dunque, questa giornata? Ci siamo guardati intorno. E quello che vediamo è un quadro cui siamo, purtroppo, tristemente abituati. Una classe politica asservita agli interessi della politica nazionale, pronta a sacrificare le potenzialità della nostra regione nel nome della codardia e dell’opportunismo. Dalle istituzioni non arriva nessuna iniziativa degna di rilievo per celebrare questo giorno e, forse, almeno in questo, c’è coerenza.
E allora volgiamo lo sguardo indietro. Per arrivare a uno dei pochissimi Presidenti della Regione siciliana al servizio dei siciliani. Parliamo di Piersanti Mattarella e di quando, dinnanzi al Presidente della Repubblica, Sandro Pertini all’Ars, difese strenuamente l’Autonomia siciliana. Pertini era venuto a Palermo per esprimere la sua vicinanza a Mattarella in un momento difficilissimo (pochi mesi prima era stato ucciso il segretario provinciale della Dc, Michele Reina). Era il 9 Novembre 1979. Due mesi dopo, il 6 Gennaio 1980, sarà ucciso Mattarella.
Oggi vi facciamo sentire la sua voce proponendovi questo video straordinario. In questo discorso, il Presidente Mattarella, tra le altre cose, dice che l’Autonomia Siciliana “di cui siamo e saremo sempre gelosi custodi e che a nessun costo vorremo vedere distorta da spinte centrifughe, fu la risposta della Sicilia migliore al fascismo”.
Di questi tempi, con una Unione europea sempre più vorace, asservita agli interessi dei poteri finanziari e sempre meno democratica (a nessuno saranno sfuggite le pressioni che arrivano da Bruxelles anche in questo particolare momento politico) , vale la pena ricordare che Mattarella ebbe il coraggio di difendere le prerogative della Sicilia, e, in generale, i principi democratici, anche davanti ad un burocrate europeo in visita a Palermo (qui potete leggere l’articolo in questione). . Con grande lungimiranza, infatti, aveva intuito che dall’Unione Europa sarebbero arrivati guai…
Inutile aggiungere che politici di tale caratura non se ne vedono più… E che, come ricorda in questo articolo l’ editore di questo blog, Franco Busalacchi, che per volere dello stesso Mattarella sul finire degli anni 70 ricopriva l’incarico di Segretario della sua Giunta regionale), “senza di lui, la piazza sarebbe stata deserta”.
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