Il Governo Musumeci e il gioco delle tre carte sul servizio antincendio nei boschi

8 maggio 2018

Ad aprile il Governo regionale di Nello Musumeci ha comunicato all’universo mondo che il servizio antincendio dei boschi è operativo. In realtà, è tutto bloccato. Come potete leggere in questo articolo, il mese di aprile è volato via con un nulla di fatto. E volerà via, con un nulla di fatto, anche maggio. Vuoi vedere che, anche quest’anno, i ‘risparmi’ sui forestali serviranno per pagare i Canadair?

A parole il Governo regionale di Nello Musumeci ha annunciato all’universo mondo di aver avviato al lavoro gli operai della Forestale per la realizzazione delle operazioni antincendio. Di fatto – e scusate il gioco di parole – non ha fatto una mazza, sta solo prendendo in giro i lavoratori del comparto forestale e, soprattutto, i siciliani, ai quali è stato raccontato che quest’anno, rispetto all’anno passato, i boschi della nostra Isola sono protetti da eventuali incendi.

Niente di più falso! Oggi, 8 maggio, una sola provincia della Sicilia ha avviato al lavoro gli operai per la realizzazione dei viali parafuoco: Siracusa. Nelle altre otto province i dirigenti della Forestale, su preciso input del Governo regionale, ‘babbiano’.

Di più: l’avviamento al lavoro degli addetti al servizio antincendio a Siracusa, in realtà, è una farsa: il lavoro, infatti, è durato solo un giorno: dopo di che i lavoratori sono stati sospesi. Motivazione: bisogna attendere la pubblicazione della legge di stabilità regionale 2018 sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia.

Domanda da cento punti: perché, lo scorso aprile, il Governo regionale, quando ancora la manovra economica e finanziaria 2018 non era stata approvata dal Parlamento dell’Isola, ha comunicato che gli operai del servizio antincendio sarebbero stati avviati al lavoro in tempi strettissimi?

Già allora non si sapeva che, per avviare al lavoro gli operai della Forestale, bisognava aspettare la pubblicazione della legge di stabilità regionale sulla Gazzetta Ufficiale?

Ancora: chi ha deciso di approvare Bilancio e Finanziaria 2018 a fine aprile-primi di maggio? Lo ha deciso il Governo regionale.

Se ne deve dedurre, sul piano logico, che la decisione di approvare la manovra 2018 tra fine aprile e i primi di maggio non è stata casuale: è stata adottata proprio per ritardare i pagamenti e per ‘risparmiare’ almeno un mese – forse anche due mesi – sugli operai della Forestale.

Di fatto, rispetto alla sicurezza nei boschi della Sicilia, il Governo Musumeci a parole dice una cosa mentre, nei fatti, si sta comportando come il precedente Governo regionale di Rosario Crocetta che lo scorso anno, risparmia oggi e risparmia domani sui forestali, ha combinato un grande ‘inchiappo’.

Chi ha un po’ di memoria ricorderà che, lo scorso anno, il servizio di prevenzione degli incendi nei boschi è iniziato con notevole ritardo.

Le operazioni di prevenzione del fuoco dovrebbero iniziare ad aprile. Lo scorso anno iniziarono nei primi di luglio. Con un ‘risparmio’ di tre mesi sulle indennità da corrispondere agli operai della Forestale.

Il ‘risparmio’ dello scorso anno è costato alla Sicilia 20 ettari di boschi andati in fumo. In compenso, ha fatto guadagnare una barca di soldi ai privati che gestiscono il servizio assicurato dagli aerei anfibi, i Canadair. 

Quello che è accaduto lo scorso anno è passato in ‘cavalleria’: nessuno è stato chiamato a rispondere di quanto avvenuto: né per i 20 mila ettari di boschi andati in fumo, né per la barca di soldi ‘immolata’ sull’altare dei Canadair.

Così, visto che lo scorso anno “l’operazione” è andata in porto senza lasciare sul campo morti & feriti, deve essere stata forte, per l’attuale Governo regionale, la tentazione di replicare.

Della serie: loro sì e noi no? E perché?

Così il Governo Musumeci, all’affacciata ha già avviato al lavoro gli operai del servizio antincendio; di fatto, non ha fatto una mazza e ha fatto volare via, senza nulla di concreto, il mese di aprile.

Ora si attende la pubblicazione della legge regionale di Stabilità 2018 sulla Gazzetta Ufficiale. Dopo la pubblicazione, un’altra settimana volerà via per far ‘ripartire gli uffici’.

Non è che gli ‘uffici’ possono ripartire subito? Il tempo bisogna darglielo!

Dopo di che si potrà finalmente – almeno sulla carta – avviare al lavoro gli operai del servizio antincendio. Non prima, ovviamente, della vista medica.

Eh già: volete mandare a lavorare nei boschi il personale senza che prima sia stato visitato? E le visite mediche vanno fatte bene. Il tempo ci vuole.

Insomma, muto e tu e muto io, mentre i siciliani sanno che il servizio di prevenzione antincendio dei boschi è ‘operativo’ da aprile, il Governo Musumeci conta di far passare anche maggio con un nulla di fatto: due mesi di indennità risparmiati sui lavoratori forestali.

Vi pare poco?

Resta la penultima domanda: riuscirà il Governo Musumeci, a ‘eguagliare’ il record stabilito lo scorso anno dall’allora presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall’allora assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, che avviarono il servizio antincendio tra la fine di giugno e i primi di luglio?

Il lettori diranno: e l’ultima domanda qual è? Ovvio, no: se, complice magari una sciroccata, i boschi della Sicilia – o meglio, quello che resta dei boschi della Sicilia dopo i cinque anni ‘roventi’ di Rosario Crocetta e la sua ‘band’ – andranno a fuoco che succederà?

Risposta: nulla. Se lo scorso anno nessuno ha pagato per i danni prodotti ai 20 mila ettari di verde della nostra Isola (a parte, ovviamente, i siciliani che hanno perso 20 mila ettari di boschi e che, di fatto, con le proprie tasse, hanno pagato il costo dei Canadair) perché, se ciò si dovesse ripetere quest’anno, qualcuno dovrebbe pagare?

 

 

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