Paolo Luparello (nella foto sopra) spiega le ragioni culturali del perché è importante soffermarsi a riflettere sul 15 maggio: il giorno dell’anno in cui la Sicilia festeggia la conquista della propria Autonomia politica e amministrativa
di Paolo Luparello
Questo è il terzo anno che, insieme con un gruppo di colleghi regionali, affrontiamo l’avventura di “Regioniamo Sicilia”. E come per i due anni passati, insieme a tutti i problemi che una simile manifestazione comporta (raccolta dei contributi per coprirne i costi, definizione del programma, allestimento del “villaggio” che ospiterà gli eventi distribuiti su più giorni), anche quest’anno mi trovo a dover spiegare “perché Regioniamo Sicilia?”.
Perché i dipendenti della Regione siciliana dovrebbero festeggiare il 15 maggio, la festa dell’Autonomia siciliana?
Con gli altri organizzatori ci siamo spesso fatti anche noi questa domanda e la risposta è stata sempre la stessa “perché no!”.
“Regioniamo Sicilia” è nata come una sorta di provocazione, una provocazione per il fatto che nessuno dei vertici istituzionali dell’Ente ha mai fatto gli auguri ai lavoratori della Regione nel giorno della festa dell’Autonomia e i lavoratori sono il cuore e il motore di ogni organizzazione, anche della Regione.
Molti colleghi di questo, però, non ne sono consapevoli, e vivono il loro rapporto con la “Regione” come una sorta di maledizione. Proprio ieri, visitando i luoghi de “La via dei librai”, nel cuore di Palermo, ho incontrato due ex colleghi che oggi si godono la meritata pensione. A uno di loro ho chiesto espressamente di essere presente a “Regioniamo” con un proprio evento di presentazione della bella attività di cui è protagonista oramai da anni.
La risposta è stata che “Regioniamo” non lo convince, come se questa etichetta “fatto in Regione siciliana” non fosse un qualcosa di positivo, ma qualcosa dalla quale prendere le distanze. Al secondo collega che ho incontrato non ho chiesto di partecipare, ma solo perché mi ha preceduto. “Ma ancora ci perdi tempo?”, è stato il suo saluto, riferendosi a “Regioniamo”.
Sono due colleghi che stimo e per i quali non modifico la considerazione che ho di loro, ma la loro presa di distanza dalla Regione e da quel mondo nel quale hanno lavorato e nel quale si sono anche formati e cresciuti professionalmente mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Ma si è trattato di un attimo, abbiamo una “festa” da organizzare e non c’è tempo per convincere chi sembra lontano oramai anni luce dalla Regione e da quel mondo al quale è appartenuto.
“Regioniamo Sicilia” è una occasione che vogliamo dare a tanti colleghi ed ex colleghi che invece non prendono le distanze dall’Ente nel quale lavorano, o hanno lavorato, e che accettano con entusiasmo di collaborare alla sua realizzazione, di essere protagonisti di un suo evento, di contribuire alla copertura delle spese e soprattutto di venire ad assistere a qualcuno dei tanti eventi che troveranno collocazione nel programma di “Regioniamo Sicilia”.
Inizialmente i protagonisti di “Regioniamo Sicilia” sono stati lavoratori ed ex lavoratori della Regione, oggi abbiamo anche la partecipazione di uomini e donne che vogliono esserci anche se non hanno nulla a che fare con la Regione.
A “Regioniamo Sicilia”, grazie alle tante passioni e ai tanti talenti di colleghi ed ex colleghi, si può assistere a eventi musicali, a esposizioni di quadri e fotografie, a presentazioni di libri, al racconto di esperienze di impegno sociale nei tanti campi in cui anche i dipendenti regionali sono presenti. Potremo ascoltare la testimonianza di persone che hanno avuto un ruolo significativo in Regione, o che ci guideranno in percorsi di conoscenza in ambiti che li vedono o li hanno visti professionisti di riferimento nelle materie di cui si occupano o si sono occupati.
Chi nelle precedenti due edizioni è venuto a visitare “Regioniamo Sicilia” non è rimasto deluso, così come non sono rimasti delusi coloro che hanno voluto essere presenti con un loro evento e noi vogliamo continuare a dare questa occasione nei giorni in cui si festeggia il nostro Ente, che non è soltanto quello delle cariche istituzionali, ma è soprattutto quello dei suoi lavoratori e dei siciliani tutti, perché “Regioniamo Sicilia” non è una manifestazione di regionali per i regionali, ma un dono che i “regionali” fanno ai siciliani, e tra questi anche ai “regionali”.
Dal 15 al 20 maggio 2018, dalle ore 10,00 alle ore 24,00, “Regioniamo Sicilia” si svolgerà nella cornice di Villa Filippina, in Piazza San Francesco di Paola, 18, a Palermo, con tantissimi eventi culturali, di impegno sociale, sportivi, eno-gastronomici … ci divertiremo, non mancate! (QUI POTERE AVERE INFORMAZIONI).
A chi verrà a trovarci a “Regioniamo Sicilia”, oltre a offrire eventi piacevoli, vogliamo instillare un dubbio… che la nomea, la cattiva nomea, di cui godono i “regionali” sia un luogo comune e che alla Regione ci sono lavoratori e lavoratrici che meritano rispetto, come tutti!
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