Conferenza stampa di Franco Busalacchi e del suo legale, Lillo Massimiliano Musso sul ricorso con cui si chiede l’annullamento delle recenti elezioni siciliane. Il comunicato stampa e la versione integrale del documento con tutti i dettagli, i nomi e le liste coinvolte in quello che si presenta come un grande imbroglio in danno dei siciliani
“Abbiamo chiesto al TAR l’annullamento delle elezioni regionali in quanto tutto il procedimento elettorale è viziato dall’illegalità e dall’illegittimità “. A dirlo è il leader del movimento I Nuovi Vespri, Franco Busalacchi che, durante una conferenza stampa a Palermo, insieme con il suo legale, Lillo Massimiliano Musso, ha illustrato i dettagli del ricorso depositato presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (lo trovate sotto in allegato).
“L’obiettivo del nostro ricorso – dichiara Busalacchi- è il ripristino della legalità e l’affermazione della giustizia perché senza giustizia non c’è democrazia”.
“Noi- continua il leader de I Nuovi Vespri- abbiamo subito una bocciatura della nostra lista regionale per vizi formali, ma vi assicuro che, rispetto alla mancanza di qualche timbro, i vizi delle altre liste sono ben più gravi. Abbiamo trovato un inferno. Ne siamo certi perché, attraverso l’accesso agli atti, abbiamo fatto un’indagine a tappeto sulle liste elettorali ed abbiamo scoperto irregolarità da falso ideologico e documentale. Nessun giudice potrà chiudere gli occhi, e in questo noi vogliamo ancora credere, ma se così non fosse arriveremo fino alla Corte di Giustizia Europea saltando il CGA che è un organismo politico”.
A entrare nei dettagli tecnici del ricorso è stato l‘avvocato Musso: “Solo una sentenza politica potrebbe non riconoscere la fondatezza del nostro ricorso. Ma io credo nella giustizia e credo anche che non sarà difficile per il TAR darci ragione. Abbiamo le prove, abbiamo visto tutta la documentazione e non abbiamo dubbi”.
Il legale ha quindi parlato di una invalidità diretta per alcune liste e di una invalidità derivata per altre. Tra queste ultime, la lista regionale “Nello Musumeci Presidente, Diventerà bellissima, per la Sicilia” (il cosiddetto ‘listino’ del Presidente Musumeci). L’invalidità del listino, come spiega il legale, deriva da quanto successo ad Agrigento: “Nella lista provinciale di Agrigento ‘Nello Musumeci Presidente, Diventerà bellissima, per la Sicilia’ ci sono correzioni alle date apportate con il cosiddetto ‘bianchetto’, cosa assolutamente vietata che indica una violazione di tutti i meccanismi di legge finalizzati a garantire la certezza dei documenti prodotti. Per questo la lista andava esclusa. Per effetto dell’esclusione della lista Diventerà Bellissima di Agrigento, – prosegue l’avvocato Musso- la candidata, Giusy Savarino, andava esclusa anche dalla collegata lista regionale, per intenderci andava esclusa dal listino di Musumeci. Venendo meno il presupposto della contestuale candidatura in almeno una delle liste provinciali collegate, Savarino, infatti, non avrebbe potuto comporre il ‘listino del presidente’ e poiché la sua candidatura in quel listino ha contribuito al raggiungimento dell’equilibrio dei generi, lo stesso listino risulta inficiato da invalidità derivata”.
Di conseguenza: “Per effetto del fatto che la lista regionale ‘Nello Musumeci, Diventerà bellissima, per la Sicilia’ non poteva essere ammessa alla competizione per invalidità derivata consistente nella violazione dell’art. 14, comma 1, lettera A, della Legge Regionale n. 29/51 (Equilibrio tra i sessi), la proclamazione di Presidente della Regione Siciliana di Musumeci Sebastiano, come atto conclusivo di un complesso procedimento amministrativo, è illegittima”.
Un altro esempio eclatante è la lista Forza Italia, sempre ad Agrigento, dove l’accettazione della candidatura di Antonella Vinciguerra è stata presentata in fotocopia, in palese contrasto con le norme vigenti. La sua esclusione avrebbe, anche in questo caso, fatto venire meno la validità dell’intera lista, sempre per violazione dell’equilibrio dei sessi.
Illegittima anche la candidatura di Vincenzo Fontana, di Alleanza Popolare, “in quanto l’autenticazione della dichiarazione di accettazione della candidatura è irregolare”.
“I voti andati a Fontana- sottolineano Busalacchi e Musso- dovevano dunque essere destinati altrove in quanto lui non poteva concorrere alla competizione elettorale”.
Ma gli esempi sono tantissimi. Gravi irregolarità sono state riscontrare nelle liste provinciali di Agrigento e Messina di Fratelli d’Italia, Alternativa Popolare, Noi con Salvini, Popolari e Autonomisti e così via.
“Irregolarità- precisano il legale e il leader de I Nuovi Vespri- che hanno alterato il risultato elettorale in quanto liste che andavano escluse hanno contribuito alla vittoria dell’attuale maggioranza”.
“Noi abbiamo trovato il caos e ci siamo limitati ad Agrigento e Messina perché- dice l’avvocato Musso- alcuni amici del M5S si erano impegnati ad indagare nelle altre province, ma non lo hanno fatto. Andremo avanti lo stesso e possiamo solo immaginare quello che troveremo nelle altre province. Ci auguriamo che anche altri cittadini siciliani si uniscano a noi in questa ricerca della verità che interessa tutti noi e che interessa, soprattutto, il rispetto della democrazia e della giustizia nel nostro Paese”.
Palermo, 5 Gennaio 2018
Alleghiamo qui sotto in allegato copia del ricorso nel quale, da pag 2 a pag 6, trovate l’elenco di tutti i casi con relativi nomi dei candidati e liste di appartenenza. Nelle pagine seguenti l’esposizione dettagliata dei fatti:
IL RICORSO AL TAR
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