Franco Busalacchi sugli incendi: “Bloccare eventuali speculazioni sui terreni colpiti dal fuoco”

17 luglio 2017

Il candidato alla presidenza della Regione siciliana, Franco Busalacchi (che è anche titolare di questo blog), commentando l’intervista al professore Silvano Riggio, lancia l’allarme su possibili speculazioni – magari contrabbandate come ‘occasioni di sviluppo’ – che potrebbero vedere la luce in un immediato futuro nei terreni bruciati

Nei giorni scorsi, a proposito degli incedi che hanno incenerito mezza Sicilia, abbiamo intervistato il professore Silvano Riggio, docente di Ecologia all’università di Palermo.

“Dietro gli incendi in Sicilia c’è una strategia terroristica”, ci ha detto il professore Riggio (QUI LA SUA INTERVISTA).

Sugli incendi in Sicilia – e su ciò che si potrebbe celare dietro il fuoco – interviene Franco Busalacchi, titolare di questo blog e candidato alla presidenza della Regione siciliana:

“Le dichiarazioni del professore Silvano Riggio sugli incendi in Sicilia – dice Busalacchi – ci debbono fare riflettere. Anche se, in ogni caso, la matrice terroristica non fa venire meno le responsabilità del Governo regionale, che quest’anno ha avviato al lavoro gli operai della Forestale nella terza decade di luglio, lasciando le aree verdi dell’Isola senza le opere di prevenzione del fuoco che vanno, invece, effettuate ad aprile e a maggio”.

“Ricordiamoci che in Italia il terrorismo è stato strumentalizzato – aggiunge Busalacchi -. Questo significa che, dietro gli incendi, ci potrebbero essere interessi rimasti fino ad oggi nell’ombra. Sarà interessante capire cosa si farà dei tanti, troppi terreni della Sicilia bruciati dal fuoco. Si aspetterà cinque anni per avviare le opere di rimboschimento? O ci sarà dell’altro?”.

“ll Governo regionale che si insedierà dopo le elezioni di novembre – sottolinea il candidato alla presidenza della Regione – avrà davanti, in questo settore, un impegno duplice: riorganizzare tutto il comparto della Forestale, a partire dal Servizio antincendio; e vigilare affinché i terreni arsi dal fuoco non diventino oggetto di speculazioni”.

“Sarebbe gravissimo – conclude Busalacchi – se il prossimo anno dovessero materializzarsi, per le zone boschive bruciate, progetti speculativi presentati come occasioni di sviluppo”.

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