L’ipotesi è corruzione. Arrestato anche l’armatore Ettore Morace, della Liberty Lines, che a Trapani ha la sua sede operativa e un funzionario regionale. Solo ieri la notizia della sorveglianza speciale decisa dalla DDA per un altro candidato sindaco, il senatore D’Alì
Ad un giorno dalla notizia della richiesta di sorveglianza speciale per il senatore Antonio D’Alì, considerato dalla DDA “socialmente pericoloso”, un ‘altra bomba giudiziaria esplode sulle elezioni comunali di Trapani. E riguarda un altro candidato sindaco, ovvero il deputato regionale, Girolamo Fazio, per il quale sono stati disposti gli arresti domicialiari. In carcere, invece, l’armatore Ettore Morace, della Ustica Lines, che a Trapani ha la sua sede operativa. Ai domiciliari anche un funzionario regionale esterno: Giuseppe Montalto, segretario particolare dell’assessore alle infrastrutture, Giovanni Pistorio.
L’ipotesi è la corruzione. L’arresto è stato disposto dalla Procura di Palermo, ed è legato ad una inchiesta sui trasporti marittimi in Sicilia. L’operazione si chiama “Mare monstrum”. I dettagli saranno resi pubblici nel corso di una conferenza stampa. Ma le voci che circolano parlano di mazzette.
“L’inchiesta – si legge su tp24.t- riguarda le gare bandite lo scorso anno per il collegamento della Sicilia con le isole minori, servizio che i Morace gestiscono di fatto in monopolio con i Franza di Messina. Si tratta di un servizio per il quale sono erogati contributi pubblici per 56 milioni di euro”.
L’avvocato Fazio è già stato sindaco di Trapani- eletto con oltre il 60% dei voti-, nel 2001 e nel 2007. Nel maggio 2012 è stato eletto consigliere comunale di Trapani nella “lista Fazio” e dopo qualche mese è approdato all’Ars con il Pdl. Due anni fa il passaggio al gruppo misto.
La Commissione elettorale aveva accettato la sua candidatura a sindaco di Trapani solo pochi giorni fa dopo che il Tar aveva rigettato il ricorso avverso alle delibere del Consiglio comunale che dichiaravano Fazio decaduto, “per incompatibilità”, da consigliere e quindi incandidabile. Sul caso si era pronunciato anche il Tribunale di Trapani, lo scorso 13 aprile, che ha dichiarato insussistente la causa d’incompatibilità votata dal Consiglio comunale della città. Il Tar non ha fatto altro che indicare il difetto di giurisdizione, senza entrare nel merito del giudizio e rinviandolo proprio a quello stesso giudice ordinario che si era già pronunciato.
Assieme a Fazio (sostenuto da Lista per Fazio, Uniti per il futuro, Progetto per Trapani, Trapani tua, Io ci sono), ci sono altri quattro candidati: il senatore di FI Antonio D’Alì (Forza Italia, Psi, Per la grande città) che dopo la notizia di ieri ha sospeso la campagna elettorale; Marcello Maltese (Movimento 5 Stelle), Giuseppe Marascia (Città a misura d’uomo) e Piero Savona (Pd, Cittadini per Trapani, Trapani svegliati).
AGGIORNAMENTO:
QUI LA CONFERENZA STAMPA DEI PM
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