C’è Massimo Capuano, ex amministratore di Borsa Italiana e c’è anche Marco De Benedetti, figlio dell’editore di Repubblica. E, ancora, manager di banche e di società come l’Enel. E poi dice che capitalisti ed esponenti della finanza non hanno un cuore…
Save the Children e Medici senza frontiere sono due Ong rimaste al di sopra di ogni sospetto in questi giorni di polemiche sul ruolo delle organizzazioni non governative nelle operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo. Le ha ‘salvate’ anche il Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che, invece, ha puntato i riflettori sullo strano proliferare di nuove Ong negli ultimi due anni, sulle fonti di finanziamento, e su presunti contatti con i trafficanti.
Vale la pena ricordare che il traffico di migranti, secondo quanto statuito da Europol e Interpol, valeva nel 2015 circa 6 miliardi di euro. Molto di più oggi. E che dietro questo traffico ci sono “complesse e sofisticate” reti internazionali di criminali (qui l’articolo sul rapporto Europol dove si parla anche di rischio terrorismo).
Al netto delle strumentalizzazioni politiche e delle visioni radical chic (buoniste e parziali), il polverone sollevato sul caso ha avuto il merito di fare cadere un tabù: chi l’ha detto che le organizzazioni umanitarie sono intoccabili? Chi l’ha detto che sono sempre anime pure a finanziarle? Lo stesso tabù, per anni, c’è stato sull’antimafia e sull’antiracket: chi osava denunciare mele marce, diventava esso stesso una mela marcia. I fatti hanno dimostrato che anche queste organizzazioni hanno fornito materiale per indagini giudiziarie.
Tra l’altro, come ci ha ricordato Gian Joseph Morici, collega che vive a Parigi e che ha sempre seguito fatti di terrorismo, non sarebbe certo la prima volta che organizzazioni umanitarie di vario genere finiscono nel mirino delle indagini. “Anche Ilaria Alpi indagava sulla cooperazione umanitaria, per non parlare delle inchieste di Antonio Evangelista, che è stato comandante della Polizia Italiana in Kosovo con l’Onu” (qui potete leggere l’articolo sulle ONG islamiche pubblicato dal giornale online di Morici e le sue dichiarazioni sulle polemiche attuali).
Insomma, bisogna distinguere tra missione umanitaria e altro tipo di missione. Le missioni umanitarie vanno sostenute, ma se all’interno di queste si fiuta uno strano odore, le indagini sono doverose. E la denuncia pure.
Detto questo, e ribadendo che Save the Children e Medici senza frontiere non sono state toccate dai sospetti e che sono famose, fino a prova contraria, per le loro encomiabili missioni umanitarie, scopriamo un fatto curioso che potrebbe anche non significare nulla. Ma è un fatto e va raccontato.
Il fatto curioso è il seguente: il consiglio direttivo di Save The Children è formato da nomi molto noti negli ambienti dell’alta finanza italiana. E da nomi molto noti nel campo dell’imprenditoria. Chi c’è?
Il nome più noto è certamente quello di Massimo Capuano, Presidente IW Bank Spa- Gruppo Ubi. “Precedentemente- si legge sul suo curriculum- è stato Amministratore Delegato di Borsa Italiana S.p.A dal gennaio 1998, anno della privatizzazione della Società, al 1 aprile 2010″. L’elite della finanza italiana, insomma.
Ed’ in buona compagnia. C’è anche Marco De Benedetti, Managing Director e Co-Presidente Europa, The Carlyle Group società internazionale di asset management e tra i maggiori fondi di Private Equity a livello globale. Sarebbe il figlio di Carlo De Benedetti editore di Repubblica.
E ancora:
Luigi de Vecchi, Chairman of Continental Europe for Corporate and Investment Banking, Citigroup.
Maria Bianca Farina, Presidente ANIA, Amministratore Delegato, Poste Vita e Poste Assicura.
Enrico Giovannini, professore ordinario di Statistica Economica, all’Università di Roma “Tor Vergata”.
Patrizia Grieco, Presidente Enel SpA.
Andrea Guerra, Presidente Esecutivo Eataly srl.
Auro Palomba, Fondatre e Presidente della società di consulenza di comunicazione aziendale Community.
Paola Rossi, Funzionario Commissione Europea.
Marco Sala, Chief Executive Officer IGT international, Game Technology PLC.
Andrea Tardiola, Segretario Generale Regione Lazio.
Silvio Ursini, Vice Presidente Esecutivo Bulgari Group.
Tesoriere
Vito Varvaro, Presidente Cantine Settesoli.
Attenzione: “Il presidente, il consiglio direttivo e il tesoriere svolgono i loro incarichi a titolo totalmente gratuito e non hanno nessun ruolo diretto nella gestione dell’organizzazione”.
Lo fanno gratis, insomma. Le anime belle della finanza italiana….
Sul sito di Save The Children leggiamo anche che “il Consiglio Direttivo è responsabile di garantire che l’Organizzazione operi in coerenza con la sua missione e i suoi valori. È costituito da un massimo di 15 membri eletti dall’Assemblea. Il Consiglio elegge il Presidente, che ha la rappresentanza legale dell’Organizzazione, e il Tesoriere, che ha il compito di assistere e sovraintendere alla gestione economica e finanziaria”.
E poi dice che finanza e capitalismo non hanno un cuore….
Questo il link al sito di Save The Children.
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