Dopo le analisi sulla pasta industriale, tanti siciliani (e non solo) chiedono informazioni su dove trovare pasta fatta con grano siciliano. Alcuni parlano di prezzo elevato, ma non è così. In ballo c’è la nostra salute e pagare poco può significare mangiare veleni. “La difesa dei prodotti siciliani e la contestuale prevenzione alimentare sono priorità assolute”
“Dopo i primi dati sulla qualità della pasta industriale diffusi da GranoSalus, da dove si evince la presenza, in questo prodotto, di glifosato e micotossine DON, tanti siciliani stanno cominciando a riflettere sull’opportunità di iniziare a mangiare solo pasta prodotta con il grano duro siciliano. Anche se non manca chi manifesta perplessità sul prezzo più elevato della pasta prodotta nella nostra Isola. Detto questo, in un giudizio complessivo bisogna tenere conto degli effetti negativi che, a lungo andare, può provocare sulla nostra salute un alimento che presenta problemi”.
Lo dice Franco Busalacchi, candidato per I Nuovi Vespri alla presidenza della Regione siciliana ed editore di questo blog.
“I prezzi allettanti di certi prodotti alimentari – aggiunge Busalacchi – non ci debbono trarre in inganno. Perché in agricoltura, quando un prodotto è deprezzato, potrebbe nascondere un costo che non compare, ma che è comunque presente nella vita di ogni giorno. Per dirla in breve, certi prodotti che arrivano sulle nostre tavole a prezzi bassi presentano costi aggiuntivi che vengono poi pagati dall’inquinamento ambientale, dalla nostra salute o da entrambe le cose insieme”.
“Non è vero, alla fine – sottolinea sempre il candidato alla presidenza della Regione siciliana – che la pasta artigianale siciliana fatta con il nostro grano duro costa di più: al contrario, è la pasta industriale che costa meno, perché carica una parte dei propri costi sociali sull’inquinamento dell’ambiente e sulla salute dei consumatori. Perché se nel tempo ci nutriamo con prodotti anche lievemente tossici, è provato che in futuro si presentano le malattie. Allora meglio pagare un po’ di più un prodotto e tutelarci dalle malattie, piuttosto che ‘risparmiare’ per ammalarci domani, con costi che poi potrebbero rivelarsi di gran lunga superiori ai presunti ‘risparmi’ di oggi”.
“Noi Siciliani, spesso – dice ancora il candidato de I Nuovi Vespri – siamo bravi a evitare di bere in una sola volta un bicchiere di cicuta. Ma certe volte non ci accorgiamo che la cicuta ce la danno a bere, in piccole dosi, giorno dopo giorno”.
“Quando governeremo noi – conclude Busalacchi – la difesa dei prodotti siciliani e la contestuale prevenzione alimentare saranno priorità assolute. Con buona pace della globalizzazione dell’economia, che batteremo lavorando dal basso a fianco dei cittadini”.
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