Può sembrare una follia, ma è la realtà. Il Governo Renzi ha scippato i soldi alla Regione e ai Comuni dell’Isola. Bisogna trovare 115 milioni di Euro per consentire ai Comuni di pagare le rate dei mutui. Da qui il mutuo di 65 milioni di Euro per pagare i mutui. Alla fine chi pagherà? Gli ignari siciliani con un aumento delle addizionali IRPEF e IRAP. Gli altri 50 milioni di Euro, invece, li prenderanno dal Fondi pensioni della Regione, cioè ai futuri pensionati…
La Regione siciliana sta per contrarre un nuovo mutuo per pagare un mutuo. Può sembrare una follia, ma è quello che sta succedendo. E il bello sapere dove sta? Che a pagare il muto del muto saranno gli ignari cittadini siciliani, che di questa storia non sanno nulla, ma che già pagano le addizionali IRPEF e IRAP più alte d’Italia per pagare i mutui contratti dalla Regione, che ormai superano gli 8 miliardi di Euro. A questo, adesso, va aggiunto un nuovo mutuo da 65 milioni di Euro per consentire ai Comuni dell’Isola di pagare le rate dei propri mutui. Da qui il mutuo per pagare gli altri mutui.
Di fatto, siamo davanti a un disegno truffaldino ai danni dei Siciliani. Lo riassumiamo.
Il Governo Renzi ha tagliato i fondi alla Regione e ai Comuni. Questi ultimi debbono fare a meno dei fondi dello Stato (praticamente azzerati) e hanno a disposizione fondi regionali ridotti e in buona parte sulla carta.
Quest’anno, quando è stata approvata la manovra economica e finanziaria 2016, è stato stabilito che i Comuni, per pagare le rate dei mutui, avrebbero utilizzato 115 milioni di fondi PAC. Il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta, ha avvertito che questi fondi non sarebbero stati disponibili. Ma il commissario della Regione siciliana, ovvero l’assessore all’Economa, Alessandro Baccei, ha rassicurato tutti dicendo che i 115 milioni di Euro sarebbero stati disponibili.
I fatti hanno dato ragione ad Amenta e torto a Baccei: siamo quasi a dicembre e i 115 milioni di Euro per consentire ai Comuni di pagare le rate dei muti non ci sono. La cosa ‘divertente’ – mettiamola così – è che i Comuni che hanno approvato i Bilanci di previsione 2016 hanno inserito, ognuno per la propria parte, una quota di questi 115 milioni di Euro fra le entrate. Il risultato è che, se questi fondi non si materializzeranno sia i Comuni che hanno approvato i Bilancio 2016, sia quelli che non l’hanno ancora approvato andranno in dissesto.
Sarebbe bastato chiedere al Governo Renzi almeno una parte dei fondi regionali che ogni anno scippa alla Sicilia (7 miliardi di Euro all’anno ha ammesso Baccei in un’intervista al settimanale L’Espresso).
Invece no: il presidente Rosario Crocetta e la maggioranza di centrosinistra, PD in testa, hanno un’altra idea: fare pagare un po’ più della metà di questi 115 milioni di Euro agli ignari cittadini siciliani: famiglie e imprese.
Tanto chi è che se ne deve accorgere? Pagheranno addizionali IRPEF e IRAP ancora un po’ più care: nemmeno ci faranno caso. In compenso, tuteleranno il Governo Renzi che si è preso i nostri soldi. Volete mettere?
L’altra cosa bella sapete qual è? Che venerdì prossimo Renzi sarà di nuovo in Sicilia, naturalmente a Catania. All’ombra dell’Etna, infatti, sono in tanti a votare sì: il sindaco Enzo Bianco e i suoi sodali, la UIL, la CISL e anche una bella ‘fetta’ della CGIL.
Notevole questa, no? Renzi viene a chiedere i voti ai Siciliani mentre il PD siciliano – che è il ‘tappetino’ politico e contabile preferito di Matteo – ‘incapretta’ i Siciliani per i prossimi vent’anni con un nuovo mutuo.
A questo punto i nostri lettori diranno: dei 115 milioni di Euro, 65 li pagheranno gli ignari Siciliani – famiglie e imprese – con un nuovo mutuo. E gli altri 50 milioni di Euro che mancano? Questi, almeno, li tirerà fuori il Governo Renzi? Giammai!
Sapete, cari lettori, da dove li prenderanno questi 50 milioni di Euro? Noi ve lo diciamo, però tenetevelo per voi: non l’andate a raccontare ai futuri pensionati dell’Amministrazione regionale, perché sennò finisce a cagnara. Ebbene sì, i 50 milioni che mancano per pagare le rate dei mutui dei Comuni verranno presi dal Fondo pensioni dei dipendenti regionali, con la ‘benedizione’ – silenziosa – dei sindacati.
Ricapitolando: i 115 milioni di Euro che serviranno ai Comuni dell’Isola per pagare le rate dei mutui li pagheranno gli ignari cittadini siciliani con aumenti delle addizionali IRPEF e IRAP (65 milioni di Euro). Mentre i futuri pensionati della Regione ci metteranno (ma qualcuno li ha avvertiti?) 50 milioni di Euro. Volendo è una bella ‘soddisfazione’: un giorno, quando andranno in pensione, prenderanno indennità pensionistiche ridotte, ma potranno sempre dire:
“Noi, però, nel dicembre del 2016, abbiamo contribuito a pagare le rate dei mutui dei Comuni ai quali il Governo Renzi aveva scippato i fondi e non li abbiamo fatto fallire”. Tutti gli saranno grati…
Ci saranno proteste?
Tranquilli: quando famiglie e imprese pagheranno le addizionali maggiorate e i pensionati si vedranno decurtate le proprie pensioni Crocetta sarà tornato a Gela e Baccei sarà tornato in Toscana: nessuno sarà responsabile di niente…
Intanto i Siciliani ‘incaprettati’ per l’ennesima volta da renzi, da Crocetta e dal PD sono pregati di votare sì al referendum del 4 dicembre: pagare, votare e sorridere…
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