Il fallimento del Governo regionale di Rosario Crocetta in materia di prevenzione degli incendi è solo l’ultimo di una lunga serie di fallimenti amministrativi e politici. C’è qualcuno che sta marciando in questo caos? Magari per spendere ingenti fondi pubblici per l’emergenza piuttosto che per la prevenzione? Tutto questo servirà per giustificare i poteri sostitutivi romani esautorando la Regione siciliana?
Questi nostri politici e amministratori pubblici che stanno mandando in rovina la Sicilia ci sono o ci fanno? La domanda è legittima e dare una risposta piuttosto che un’altra non è senza significato. Se sono degli incompetenti salvano quantomeno la coscienza e un po’ d’onore; se sono in malafede non si salvano dall’accusa di incompetenza e perdono l’onore.
Diamo una scorsa ai titoli di alcuni quotidiani di casa nostra da una settimana a oggi.
Mercoledì 8 giugno: “Sicilia, allarme rifiuti. Proroga da Roma”.
Giovedì 9 giugno: “Piano rifiuti, è scontro. I sindaci: costi alti, aumenteremo le tasse”.
Venerdì 10 giugno: “Crocetta contrattacca. Termovalorizzatori, c’è un colpo di freno”.
Sabato 11 giugno: “Sicilia, imprese edili in crisi: pagamenti con ritardi da record”.
Domenica 12 giugno: “Caos aree industriali e per le aziende ora è rischio collasso”.
Martedì 14 giugno: “Rifiuti, maxi appalti affidati da un unico ATO, via alla riforma”.
Giovedì 15 giugno: “Rifiuti, partenza flop. Salta in Giunta il voto alla riforma”.
Per non apparire stucchevoli vi risparmiamo la successione dei titoli che riguardano altre situazioni: per esempio la telenovela (con risvolti però drammatici per i lavoratori ) sulla formazione professionale e saltiamo a piè pari all’ultima vera tragedia: gli incendi che stanno devastando l’Isola.
La domanda è questa, in tutti i casi sempre la stessa: è mai possibile che non ci siano soluzioni possibili e condivise?
Domanda che chiama altre domande:
È possibile che ci sia da qualche parte qualcuno che voglia imporre una sua soluzione e che sta lavorando per fare fallire tutti i tentativi per imporre poi la sua?
Che cosa si muove dietro le infinite manfrine e i ridicoli dietrofront di politici e amministratori regionali e locali, sindacati e imprese?
Sono un gioco delle parti i contrordini che connotano tutte queste incredibili manovre votate al nulla?
C’è del marcio in questo caos e c’è qualcuno che ci sta marciando?
E’ mai possibile che tutta la Giunta regionale, il presidente della Regione Rosario Crocetta in testa, sia formata rigorosamente da inetti, imbelli e “cose inutili”?
Non posso crederci.
Che cosa si cela dietro la non-politica del governo regionale?
E’ mai possibile, per fare un esempio caldo caldo, che gli incendi siano il risultato di un disegno criminoso che trova più facile spendere ingenti risorse per l’emergenza piuttosto che per la prevenzione? E che questo disegno sia il filo rosso che lega tutto?
E qual è il vero ruolo del governo nazionale in queste vicende che stanno martoriando l’Isola? Ha avviato una guerra di logoramento e, fidando nella stolidità dei nostri politici, arrivare ad esercitare poteri sostitutivi e governare direttamente la Regione?
Foto tratta da meteoweb.eu
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