Ecco a voi il progetto della vecchia politica siciliana dei vari Cracolici, Lumia, Crocetta, Ardizzone, Raciti, Cardinale, Orlando, Gucciardi per provare a restare a galla per i prossimi cinque anni. Una mega operazione clientelare, magari in coppia con Forza Italia (tra qualche giorno Berlusconi sarà a Palermo anche per questo), per provare a fermare i grillini. I Siciliani – come vi dimostriamo matematicamente in questo articolo – diventerebbero più poveri. Ma chi oggi sta massacrando la Sicilia rimarrebbe al potere. Insomma,come si fa con il maiale, della vecchia politica siciliana non si butta niente. Anche le ‘frattaglie’ verrebbero recuperate…
Scrive su facebook Benedetto Mineo, sindacalista dei Cobas della Regione siciliana:
“Eccoli qui i politici nostrani. Prima attaccano i regionali servendosi dei giornali mercenari. Li accusano di essere in sovrannumero (come se fosse colpa degli stessi dipendenti e non dei politici) poi, dopo avere votato all’unanimità il taglio delle pensioni e avviato il prepensionamento sotto il ricatto che, se scegli di restare, la tua pensione sarà adeguata (con effetto retroattivo) a quella degli impiegati civili dello Stato (avendo, pertanto, una perdita maggiore rispetto al taglio attuale), decidono di assumere 1500/1800 (i numeri non sono ancora chiari) unità di personale per potere domani ricominciare con la solita litania del sovrannumero e dei costi elevati del personale dando a trasmissioni come L’Arena di Giletti di aumentare l’audience senza dire come stanno realmente i fatti.
Anche gli ‘sportellisti’, per carità, sono vittime di questa classe politica, come lo sono i disoccupati, a cominciare dai nostri figli, costretti a emigrare per poter guadagnare onestamente un pezzo di pane”.
“La Regione siciliana sta affondando – conclude Mineo – anche per la mancanza di una seria programmazione dei fabbisogni di personale con l’individuazione delle figura professionali necessarie al funzionamento della ‘macchia’ amministrativa. Questa classe politica va spazzata via senza rimpianti”.
Confessiamo che non è facile commentare le parole di Mineo. Considerazioni che descrivono, in modo crudo e veritiero, la miseria in cui è stata fatta sprofondare la Sicilia. Una Regione dove, ormai, si combattono solo guerre tra vecchi e nuovi poveri.
In effetti, quello che stiamo vedendo nella nostra Regione con questa legislatura è incredibile. A nostra memoria non ricordiamo un’Assemblea regionale siciliana e un Governo così squinternati e schizofrenici. E alla fine così dannosi.
Che senso ha ridurre le pensioni agli ex dipendenti regionali e ridurre le risorse disponibili per i dirigenti della stessa Regione in servizio, dicendo che sono troppi e che bisogna risparmiare, e poi assumere mille e 800 persone?
Per carità, nulla contro gli ex sportellisti. Che, lo ricordiamo, lavoravano presso gli enti di formazione professionale che, fino a prova contraria, erano e sono enti privati. Lavoravano pagati dagli enti di formazione occupandosi di politiche attive del lavoro. Il Governo di Raffaele Lombardo prima e il Governo di Rosario Crocetta dopo hanno costretto gli enti formativi a licenziare queste mille e 800 persone. E adesso la Regione li dovrebbe assumere, naturalmente senza concorso!
Pagandoli con quali soldi? In parte con i soldi che il Governo Crocetta ha tolto a dirigenti in servizio e pensionati della Regione; e in parte con le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020. Assunti per due anni che poi verrebbero prorogati per altri due anni togliendo altri soldi ai dirigenti regionali in servizio e ai pensionati della Regione.
In cambio, supponiamo, questi mille e 800 ex sportellisti dovrebbero andare a incrementare la ‘riserva di caccia’ della vecchia politica siciliana – PD e centrosinistra in testa – per mantenere al Governo i miserabili e gli ‘ascari’ che oggi amministrano la Regione.
Non sappiamo se ci avete fatto caso, ma la vecchia politica siciliana – PD in testa, ma anche Forza Italia che sponsorizza assieme al centrosinistra gli ex sportellisti e altri precari – dà per scontato che le risorse del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 non serviranno per consentire ai giovani siciliani di formarsi e di trovare lavoro in Sicilia: questi soldi, al contrario, verranno utilizzati per trovare nuovo consenso agli attuali governanti, che assumeranno nuovo personale senza concorso nella pubblica amministrazione.
E i giovani Siciliani? O emigreranno o si metteranno in fila per entrare tra i nuovi precari. Insomma, non sta cambiando nulla.
Riassumiamo.
I mille e 800 ex sportellisti verranno assunti dalla Regione e pagati, in parte con i soldi scippati ai dipendenti già in servizio e ai pensionati e, in parte, con le risorse del Fondo Sociale Europeo.
I precari dei Comuni – sono circa 24 mila – verranno assunti in parte dagli stessi Comuni (una parte, perché tutti non sarà possibile, almeno in questa legislatura) e pagati in buona parte dai contribuenti degli stessi Comuni con un aumento delle tasse locali.
I precari che operano negli ospedali pubblici e nelle Aziende Sanitarie Provinciali verranno assunti con almeno la metà dei 128 milioni di Euro all’anno che il Governo regionale ha scippato alla già malconcia sanità pubblica siciliana.
Il tutto per mantenere il consenso ai politici che oggi governano la Sicilia.
Dove porterà questo sistema criminale? Con molta probabilità – se i siciliani non ‘boccerano’ i banditi del centrosinistra che oggi governano la Sicilia alle prossime elezioni – la Sicilia diventerà sempre più povera.
Lo schema è semplice. Matematico. Da una parte c’è il Governo nazionale che ruba i soldi alla nostra Regione. Dall’altro c’è il Governo regionale che strappa soldi ai Siciliani che ancora hanno un reddito per distribuirlo ai nuovi assunti. Da questo sistema non si salveranno i Siciliani che oggi non dipendono dalla spesa regionale, perché verranno chiamati anche loro a ‘contribuire’ al mantenimento dell’attuale classe politica di miserabili e ‘ascari’ (a questo servirà l’aumento di tasse e imposte comunali).
Con questo schema i dipendenti pubblici – di Regione e Comuni, le Province se le sono già ‘mangiate’ – avranno stipendi sempre più miseri.
I pensionati saranno sempre più poveri.
I medici e gli infermieri dovranno fare i conti, in prospettiva, con un lavoro sempre più massacrante (perché le risorse finanziarie che dovrebbero servire per le attrezzature e per i nuovi medici serviranno invece a pagare il personale non medico stabilizzato) e con retribuzioni sempre più basse.
Gli agricoltori siciliani saranno sempre più in difficoltà: perché così come gli attuali politici hanno fatto sparire buona parte dei 5 miliardi di Euro del PSR e del FEARS 2007-2013, gli stessi politici faranno sparire anche i 2,2 miliardi del PSR 2014-2020. Risorse che non serviranno all’agricoltura siciliana, ma ai vecchi politici siciliani per restare a galla.
I professionisti (ingegneri, architetti, geologi, agronomi e via continuando) dovranno scegliere: o accodarsi alla politica per avere incarichi per raccomandazione, o emigrare, perché il mercato del loro lavoro verrà alterato.
Tutti i cittadini siciliani, in generale, saranno sempre più poveri, perché, come già accennato, saranno costretti a pagare tasse sempre più elevate per assicurare gli stipendi ai circa 24 mila precari degli stessi Comuni che verranno stabilizzati.
In compenso, almeno per i prossimi 5 anni, la politica siciliana potrà riconfermare i vari Antonello Cracolici, Giuseppe Lumia, Rosario Crocetta, Giovanni Ardizzone, Bruno Marziano, Mariella Lo Bello, Fausto Raciti, Totò Cardinale da Mussomeli, Leoluca Orlando, Enzo Bianco, Baldo Gucciardi, Nino Papania, Mirello Crisafulli. E naturalmente tutta la squadra di Forza Italia capeggiata da Gianfranco Miccichè che, non lo dimenticate, è quello che ha fatto vincere Crocetta alle elezioni regionali del 2012.
Vi sembra poco?
Ragazzi, non dimenticate che, nonostante queste assunzioni, il centrosinistra, da solo, potrebbe anche perdere contro i grillini, che sono l’unica alternativa a questo sistema (ci sarebbero anche gli autonomisti e gli indipendentisti, ammesso che riescano a dare vita a uno schieramento politico unito: noi ce lo auguriamo, ma nutriamo qualche dubbio).
In questo scenario è bene ricompattare Forza Italia per dare una mano al vecchio sistema politico siciliano ormai morente: a questo servirà la presenza di Berlusconi a Palermo il 18 e il 19 Marzo: a far rivivere i morti che camminano di Forza Italia in Sicilia, da utilizzare per sostenere la vecchia politica.
E quindi via libera di nuovo al già citato Miccichè, ad Angelino Alfano, a Francesco Cascio, a Francantonio Genovese (che uscito dalla porta del PD rientrerà dalla finestra berlusconiana) e, in generale, a tutto il cascame azzurro-siculo.
Insomma, come con il maiale, della vecchia politica non si butta niente. Tutto può essere riutilizzato ‘al meglio’.
Un crimine perfetto, volendo. Ammesso che riuscirà.
P.S.
Ah, dimenticavamo: nonostante tutto la vecchia politica siciliana potrebbe perdere lo stesso. E allora? La trovata di genio l’ha illustrata ieri sera la presidente della Camera, Laura Boldrini, a Palermo per fare passerella (come potete leggere qui).
Diamo il voto agli immigrati, ha detto la Boldrini alla presenza di un sorridente Leoluca Orlando (che solo con i voti degli immigrati potrebbe essere rieletto dopo tutte le tasse che ha appioppato e vuole continuare ad appioppare ai palermitani, a cominciare dalle ZTL).
Ma sì, con gli immigrati il centrosinistra, in Sicilia, rivincerebbe le elezioni. Certo, ci vorrebbero un po’ di ‘monetine’, come illustrano i video sulle primarie di napoli che circolano sulla rete. Via, con il solito PSR le monetine si possono trovare. O no?
Foto tratta da larepubblica.it
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