Il ministro della Difesa francese ieri ha parlato del rischio che terroristi dell’Isis possano approdare a Lampedusa confusi tra i migranti. Giusi Nicolini si infuria, peccato che l’anno scorso proprio a Lampedusa era arrivato Mohamed Ben Sar, capo di una cellula terroristica vicina allo Stato islamico, per fortuna, riconosciuto e arrestato…
Sta facendo discutere la dichiarazione del ministro della Difesa francese Jaean-Yves Le Drian che ieri ha parlato del rischio che terroristi dell’Isis possano approdare a Lampedusa confusi tra i migranti: “ I miliziani dell’Is che si possono nascondere tra i migranti che viaggiano dalla Libia a Lampedusa sono un grande rischio per l’Europa” ha detto.
Parole che non sembrano così campate in aria, ma che fanno infuriare il sindaco della più grande delle Pelagie che, addirittura, invoca l’intervento di Renzi: “Sono molto arrabbiata, anzi sono arrabbiatissima. Il ministro francese ha detto una sciocchezza sul rischio Isis a Lampedusa – ha dichiarato Giusi Nicolini all’Adn Kronos.– Non è possibile che ogni volta che bisogna lanciare un allarme, si debba parlare di Lampedusa, quando finora Lampedusa è stata simbolo di ben altro, cioè di un grande lavoro di soccorso e accoglienza”.
E ancora: “Quello che dice il ministro della Difesa francese è privo di fondamento – dice il sindaco Nicolini – non tiene assolutamente conto dei dati e mi fa impressione che uno statista europeo di questa levatura non sappia che dei 150.000 migranti arrivati nel 2015 via mare , solo 20 mila profughi sono stati portati a Lampedusa, gli altri 130 mila sono stati portati sulle coste siciliane. Non capisco perché il pericolo dovrebbe essere Lampedusa. Inoltre vorrei ricordare al ministro francese che gli autori dei più recenti attentati terroristici a Parigi sono cittadini francesi e non provenienti da Lampedusa”.
Comprendiamo la presa di posizione del sindaco che difende la sua isola, il business dei centri d’accoglienza e, giustamente, il turismo. Ma da qui a dire che sono sciocchezze ne passa…
Ricordiamo, infatti, che l’anno scorso a Lampedusa è stato arrestato Mohamed Ben Sar, capo di una cellula terroristica vicina allo Stato islamico: “Trattenuto dai poliziotti della squadra mobile di Agrigento nel centro di accoglienza di Lampedusa assieme ad altri tre, ritenuti gli scafisti che avevano organizzato la traversata dalla Libia in Sicilia, per tre giorni Ben Nasr Mehdi ha continuato a sostenere di essere scappato dal suo Paese” raccontava Repubblica in questo articolo, precisando anche che la notizia doveva rimanere riservata e che “il nome di Ben Nasr Mehdi è tra i terroristi più pericolosi secondo la nostra intelligence, perché esperto di esplosivi e punto di riferimento nell’organizzazione dei viaggi delle reclute jihadiste verso Siria, Iraq e Afghanistan”.
Non solo. Livesicilia nel 2014 dava notizia dell’arresto, sempre a Lampedusa, “di uno dei leader della jihād in Africa, Ibrahim Harun Adnan”.
Domande:
quante notizie simili sono rimaste “riservate”?
Quante ‘teste calde’ sono sfuggite ai controlli che, per stessa ammissione delle forze dell’ordine, sono complicatissimi?
Non farebbe meglio il sindaco Nicolini a difendere la sua isola dal business dell’ accoglienza e puntare su uno reale sviluppo turistico invece di negare l’evidenza?
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